Il «Toscano» guarda a Cina, Brasile e Usa

da Milano

Manifatture sigaro toscano, società controllata dal 2006 dal gruppo industriale Maccaferri e di cui sono azionisti anche Piero Gnudi, Luca Cordero di Montezemolo e il presidente Aurelio Regina, punta a raggiungere un fatturato di 100 milioni nel 2010, dei quali 72 milioni sul mercato domestico, il resto all’estero. Nel 2007 Mst ha registrato un giro d’affari di 68,3 milioni, dei quali 63,5 in Italia. Gli utili netti sono stati 5,3 miliardi, e per il 2008 ne sono attesi 10,5. Con una politica di payout al 40%. La società punta a incrementare la quota sul mercato italiano dei sigari, al 36%: verranno sviluppati nuovi prodotti, hanno annunciato ieri il presidente Regina e Gaetano Maccaferri. Nel 2009 saranno sviluppati i mercati dei sigaretti e dei trinciati di sigaretta, mentre nel 2010 verrà lanciato un nuovo sigaro. L’azienda punta poi a conquistare mercati diversi: se nel 2007 è stato curato l’ingresso in Francia, Spagna e Germania, nell’esercizio in corso la società sta conquistando Belgio, Olanda, Austria e Grecia.

«Nel 2009 - ha spiegato ancora Maccaferri - ci espanderemo in Cina e nel Far East e nel 2010 in America latina. L’ingresso negli Stati Uniti, il mercato più importante nel mondo, è invece rinviato al 2011, visto che richiede un approccio particolare e investimenti consistenti».

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