È finita (con un piccolo condizionale) lavventura di Save, la società che gestisce lAeroporto Marco Polo di Venezia, e che lo scorso anno aveva tentato lassalto a Gemina con lobiettivo di conquistare Aeroporti di Roma e creare un grande gruppo di gestione aeroportuale. Ieri Morgan Stanley ha comunicato di aver ceduto al gruppo immobiliare Silvano Toti di Roma il 12,3% di Gemina che aveva ricevuto in «prestito titoli» per il 10,408% dalla Save e per il 2,006% dalla Sipi, la società che fa capo a Enrico Marchi, presidente della Save. I 44,7 milioni di titoli sono passati di mano ai blocchi per un controvalore di 3,07 euro per azione, complessivamente 137,2 milioni di euro. La vendita avrà efficacia dal 24 gennaio. La società che gestisce laeroporto veneto aveva in carico le azioni a 2,15 euro e secondo indiscrezioni le avrebbe cedute a valori vicini a quelli di mercato. Con il «prestito titoli» Save ha ceduto a Morgan Stanley tutti i diritti di proprietà e voto sulle azioni, ma si è riservata il diritto di riacquistarle entro nove mesi allo stesso prezzo a cui le ha cedute a Morgan Stanley. Tecnicamente si è trattato di un equity swap. Marchi a fine 2005 aveva tentato la conquista del controllo di Gemina, o almeno di unalleanza con i suoi principali azionisti, ma aveva trovato lopposizione del vertice della società. Dopo uninizio di scalata a sorpresa che sembrava travolgente, Cesare Romiti aveva fatto muro e i tentativi di accordo erano naufragati.
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