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Tour, le scuse di Contador a Schleck Fedrigo brucia Cunego e Armstrong

Noia nella tappa del "centenario" dei Pirenei con quattro colli. La fuga va in porto. I big si controllano. Basso influenzato va alla deriva

Tour, le scuse di Contador a Schleck 
Fedrigo brucia Cunego e Armstrong

Pau - La tappa epica finisce in noia. Il giorno dei quattro giganti dei Pirenei per festeggiare il "centenario" delle montagne sacre del Tour regala zero emozioni. Parte la fuga subito, sul Peyresourde, comanda Lance Armstrong, in cerca di qualcosa di buono. E il gruppo lascia fare. Paolino Tiralongo pilota Alberto Contador tranquillo in porto. L'unico attacco vero è quello di Van den Broeck che gudagna 20" in cima al primo colle. Ma in discesa la festa è già finita. La corsa è interessante davanti con la vittoria allo sprint di Pierrick Fedrigo (Bouygues Telecom). Il francese ha regolato il connazionale Sandy Casar e lo spagnolo Ruben Plaza Molina. Quarto Damiano Cunego, intruppato al momento di alzarsi sui pedali, sesto Armstrong, forse troppo pimpante in salita. Tutto tranquillo, invece, tra Andy Schleck e Contador. Il lussemburghese ha tenuto da parte le energie per l'ultima occasione, dopo il riposo di domani: l'arrivo in salita sul Tourmalet di giovedì.

Le scuse dello spagnolo Contador si scusa con Schleck dopo l’episodio che ha visto ieri lo spagnolo dell’Astana approfittare del guaio meccanico accusato dalla bici del lussemburghese della Saxo Bank per attaccare e strappare al rivale la maglia gialla. "Forse ho commesso un errore, mi dispiace" dice Contador in un video su Youtube. "Non mi è piaciuto quanto accaduto e spero che il mio rapporto con Schleck possa tornare presto buono come lo era prima di questo episodio". Nello scusarsi, Contador insiste nel ribadire di non essersi accorto del problema del rivale. Circostanza davvero difficile da credere visto che lo spagnolo seguiva Schleck a pochi metri di distanza nel tentativo di reagire all’attacco dell’avversario.

Basso influenzato alla deriva Sofferenza pura per Ivan Basso. Il varesino partito con i sintomi di "una tracheobronchite acuta con modesto rialzo febbrile" perde oltre 20' e dice addio ai sogni di classifica finale. "Ho passato una notte difficile - spiega Basso - ma ho scelto comunque di essere presente alla partenza. Dopo una situazione di classifica che appare compromessa questa è una nuova e brutta tegola. La voglia di arrivare fino a Parigi è forte e, salvo un peggioramento dell’attuale situazione, conto di riuscirci.

Il Tour de France è una corsa blasonata e importante che merita di essere onorata al massimo delle proprie possibilità".

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