Falso in atto pubblico, peculato e detenzione illecita di stupefacenti. Sono queste i reati contestati dalla Procura di Napoli a otto poliziotti della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Secondigliano, arrestati ieri mattina dai colleghi della Squadra mobile. Su di loro pesa un enorme macigno: laccusa per traffico di droga cui si aggiungono altre ipotesi di reato, non certo leggere, come falso in atto pubblico, peculato e cessione di stupefacenti. Stando a quanto si apprende infatti, alcuni dei poliziotti arrestati in cambio di utili «dritte», pagavano gli informatori con sostanze stupefacenti. Non solo. Sembrerebbe che in almeno 3 episodi gli «infedeli» avrebbero sottratto nel corso di un sequestro una cifra che si aggira sui 15 mila euro. «Un particolare curioso: gli spacciatori di droga erano preoccupati per i poliziotti che rubavano.Il paradosso emerge dalle intercettazioni tra Antonio Di Lauro, arrestato dagli agenti il 21 ottobre 2009 perchè custodiva in casa una consistente quantità di droga, ed i suoi familiari.
Dopo avere calcolato quanto denaro e quanta droga i poliziotti hanno portato via, lo spacciatore invita i parenti a togliere dall appartamento il denaro e gli oggetti di valore e sollecita la madre Antonietta a vigilare con attenzione sul comportamento degli agenti nelleventualità di un nuovo blitz.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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