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Anche Cingolani insiste sul nucleare: "È l'unica alternativa"

Il ministro della Transizione Ecologica torna a parlare di nucleare di ultima generazione: "Unica alternativa a gas e carbone, c'è un muro ideologico che va a scapito dei nostri figli"

Anche Cingolani insiste sul nucleare: "È l'unica alternativa"

"Con le rinnovabili non riusciremo a mandare avanti la seconda manifattura in Europa per sempre, l'unica alternativa con l'uscita dal carbone e dal gas è il nucleare". Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, torna ad aprire la strada all’energia atomica di nuova generazione puntando il dito contro il "muro ideologico" su questo tema. Ai microfoni di Radio 24 spiega che è "fondamentale" accelerare sulle rinnovabili, ma che da sole non sono sufficienti per abbandonare i combustibili fossili.

"Bisogna avere qualcos'altro, sorgenti continue e programmabili", ha spiegato il ministro. "L'unica alternativa è il nucleare. Io poi dico tecnicamente, di nuova generazione, non le vecchie centrali. Se non facciamo questa scelta tecnologica ed ideale – ha avvertito nella stessa intervista - non riusciremo mai a sbloccarci". "C'è un muro ideologico che va a scapito dei nostri figli. Stiamo bloccando il loro futuro con le ideologie di oggi e questo non va bene", è la conclusione.

Parole destinate ad infiammare il dibattito, ma che hanno già trovato l’approvazione del leader della Lega, Matteo Salvini. "Il nucleare moderno – ha commentato - è la forma di produzione energetica più pulita e sicura. Chi in Italia dice no al nucleare, dice no ad un futuro di libertà energetica, con emissioni zero e bollette meno care". "Nessun dubbio: ritorno al nucleare subito", insiste il leghista, che sullo stesso tema, la scorsa settimana, aveva avuto un duro confronto con il segretario del Pd, Enrico Letta, al forum Ambrosetti di Cernobbio. Il leader della Lega aveva attaccato il Pd accusandolo di aver votato no, assieme al Movimento 5 Stelle, all’inserimento del nucleare nella tassonomia europea delle attività economiche sostenibili.

"Una follia, servono tutte le fonti energetiche per creare lavoro, ricchezza e occupazione", attaccava Salvini, ricordando come nel mondo "ci sono 441 reattori funzionanti, 104 nell'Unione europea a 27, di cui 6 di nuova costruzione in Francia, 56 operativi in Francia". "Per me, - ha concluso il leader della Lega nel suo intervento - il nucleare di ultima generazione è l'energia più pulita e più sicura. Se tu e i grillini la pensate in maniera diversa, saranno gli italiani a decidere se abbiamo bisogno del nucleare oppure no. Per me ne abbiamo bisogno".

Di energia nucleare si è parlato anche alla Mostra del Cinema di Venezia, con Oliver Stone che ha presentato fuori concorso il suo ultimo docufilm, intitolato proprio Nuclear. La tesi che viene sostenuta nel lungometraggio è che i grandi gruppi petroliferi abbiano finanziato una campagna contro l’energia atomica per spaventare il pubblico. "Gli elettori non sanno molto del nucleare. C'è una grande confusione, come spieghiamo all'inizio del film, tra energia nucleare ed armi nucleari. L'energia nucleare ha degli aspetti positivi e la dobbiamo trasformare in elettricità. Questo è fondamentale perché il mondo avrà bisogno in futuro di tantissima energia elettrica. Molto più di quanta ne abbiamo ora. Inoltre il nucleare dà calore e questo calore può essere usato in modo non tossico", ha spiegato il regista e produttore statunitense.

Nel film, girato in due anni, si parla anche della cooperazione tra Stati Uniti e Russia sull’energia atomica. "L'odio tra questi due Paesi viene e va e se siamo furbi dobbiamo cooperare, procedere insieme: – è convinto Stone, che nel 2017 realizzò una celebre intervista a

html">Vladimir Putin - se non cooperiamo con russi e cinesi, qualsiasi cosa pensiate della guerra, che comunque è sbagliata, sarà un passo indietro per tutto il mondo, la cosa migliore è la cooperazione, anche sull'energia nucleare".

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