È stato un venerdì nero ma non nerissimo. Lo sciopero del trasporto pubblico di ieri mattina (dalle 8,30 alle 12,30) ha bloccato la metropolitana, i treni della ferrovia regionale Roma-Lido e ha limitato molto la circolazione di autobus e tram e delle ferrovie regionali Roma-Civitacastellana-Viterbo e Roma-Pantano. Il servizio sulle linee A e B della metropolitana in realtà è ripreso ben oltre la fine dello sciopero: le corse sono ripartite alle 13,51. Secondo la Cgil di Roma e del Lazio ladesione allo sciopero sarebbe stata dell85-90 per cento e dell80 sulle linee blu, quelle private che servono i quartieri periferici di Roma. Ma le aziende forniscono dati molto differenti. Per quanto riguarda il trasporto pubblico di superficie della città, alle 11 ladesione allo sciopero era stata del 42 per cento per Trambus e del 23,7 per cento per la Tevere Tpl, che gestisce le linee periferiche. Secondo il Cotral, invece, avrebbe incrociato le braccia il 43,22 per cento degli autisti, con la conseguente soppressione del 55,95 per cento delle corse.
Pesanti naturalmente le conseguenze dello sciopero sul traffico automobilistico, soprattutto nella periferia, mentre nel centro storico, secondo la polizia municipale, il traffico è stato «fluido». Le strade più congestionate sono state via Laurentina e via Pontina. Aperti i varchi di accesso alle auto private alla zona a traffico limitato nel centro di Roma- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.