da Milano
Opa italiana alla Borsa di Francoforte: la Same Deutz Fahr di Treviglio, uno dei primi cinque costruttori mondiali di trattori, motori e macchine agricole, si appresta a lanciare unofferta obbligatoria sulla tedesca Deutz Ag, storica azienda di Colonia, della quale è già il maggior azionista. Loperazione avverrà entro quattro settimane, e farà seguito alla conversione di obbligazioni e certificati di partecipazione, che porterà lazienda italiana dal 29,9% che possiede dal 2003, al 36-40% (dipende da quanti azionisti eserciteranno lopzione di conversione), superando quindi la soglia tecnica del 30%. Lazienda non rivela quale sia lordine di grandezza dellinvestimento previsto; vi farà ricorso attraverso linee di credito messe a disposizione da Abn Amro e da Banca Intesa.
LOpa risponde a un intento «difensivo» del gruppo italiano, che negli ultimi anni ha investito nella partecipata tedesca una cifra intorno ai 120 milioni di euro, contribuendo al suo risanamento. Proprio il ritorno in bonis del noto marchio tedesco (uno dei principali produttori al mondo di motori Diesel «no car») ha suscitato linteresse di vari investitori, a cominciare da fondi di private equity. «Il nostro intento - spiega lamministratore delegato di Same, Massimo Borghi - è di dare trasparenza alla nostra complessiva partecipazione, per evitare lingresso di altri soggetti». La preoccupazione della Same è che lapproccio di eventuali altri soci possa avere natura più finanziaria che industriale, matrice questa che Borghi rivendica allintera operazione: «Compriamo la gran parte dei nostri motori a Colonia, e in prospettiva saranno sempre di più. Non vogliamo che lazienda si distragga». In ogni caso il titolo non sarà ritirato dal listino di Francoforte, né è prevista una fusione tra le due società. Temete contro-Opa? «Non è prevedibile» risponde Borghi.
Same, multinazionale (con stabilimenti in Italia, Germania, Polonia, India e Croazia) al 100% di proprietà della famiglia Carozza, fattura (2005) 936 milioni (più 6% sul 2004) con un utile netto di 32 (più 49%). Deutz Ag, 5mila dipendenti, fattura 1.300 milioni, ha un risultato in utile, e negli ultimi tre esercizi ha ridotto il debito da 320 a 20 milioni.
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