Negli uffici dell’Asl di Pavia c’è ancora sgomento. Il clima è teso da quando, a luglio, è stato arrestato l’ex direttore generale Carlo Antonio Chiarico per legami con i boss della ’ndrangheta. «Ma ora si cambia musica» assicura il nuovo direttore Giuseppe Tuccitto. E non lo dice per mera formalità, non lo dice perché si fa così quando si ricopre un nuovo incarico. Lo dice con perfetta cognizione di causa. Il manager, che guiderà gli ambulatori per i prossimi cinque anni, ha alle spalle quasi quarant’anni nella Guardia di Finanza. E chi meglio di un’ex divisa per rimettere un po’ di ordine laddove gli ammiccamenti con la malavita erano un po’ troppo frequenti? «Mi rendo conto che le accuse contro il mio predecessore - spiega Tuccitto, 63 anni - non sono di poco conto. Ma adesso si apre un nuovo capitolo: voglio che all’Asl regnino stile, onestà assoluta, trasparenza. Siamo un’istituzione dello Stato e voglio che ogni dipendente trovi l’orgoglio nell’esserlo».
Il nuovo direttore la sa lunga in fatto di giustizia e di sanità e, tra l’altro, non è nuovo al pavese: nel periodo di Mani pulite, quando era tenente-colonnello della Finanza, aveva messo le manette ad otto persone ai vertici dell’ospedale San Matteo e si era occupato delle carte e degli inciuci di tangentopoli. Ora vuole mettere in atto una sorta di Mani pulite 2, alla sua maniera, senza che circolino né mazzette né legami con la criminalità. Prima mossa: riunire tutti i medici, gli impiegati e gli infermieri e parlare chiaro.
«Quando sono arrivato - spiega Tuccitto - ho trovato un clima molto teso e parecchia demotivazione tra i dipendenti. Comprensibile dopo quanto accaduto la scorsa estate. Io invece voglio entusiasmo, lo stesso entusiasmo che ho mantenuto per quarant’anni alla Guardia di finanza. Sono convinto di essere circondato da persone per bene e assieme ripartiremo da zero: dobbiamo servire un bacino d’utenza di oltre 550mila persone, serve una profonda serietà. Voglio creare una squadra affiatata».
Prima di entrare nella vera e propria fase operativa della quotidianità dell’Asl, prima di impostare le strategie sanitarie, Tuccitto darà un’occhiata alle carte.
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