Fabrizio Graffione
Andrea Calcaterra è uno che per il golf aveva una passione, uno come tanti, anzi, più bravo degli altri, perchè era riuscito ad arrivare a tre di handicap, cioè fra i migliori di prima categoria, e a partecipare a gare nazionali ed internazionali. Sei anni fa una brutta forma di herpes ha aggredito i suoi occhi. Prima lo stacco di una retina, poi anche dell'altra e il giovane, nel giro di qualche settimana, è rimasto cieco.
La storia di Chiara Giacosa, forse, è più conosciuta: una bella donna che, forse spinta dalle amiche, alcuni anni fa decide di sottoporsi al rifacimento delle palpebre. Un intervento di chirurgia estetica, giudicato banale da molti, ma fatale per i suoi occhi. La golfista esce fuori dalla sala operatoria con un fortissimo bruciore: ha un'infezione che provoca un buio totale. Qualcosa è andato storto, per colpa di qualcuno, il caso fa il giro sui media italiani, intervengono altri specialisti, ma non si riesce a farle recuperare la vista. Entrambi, dopo lo shock iniziale, sono tornati sui fairway e, con grande passione e sacrificio, hanno ricominciato a gareggiare sui green.
Di storie come queste ce ne sono almeno un centinaio, anche di chi ha perso un arto o è su una sedia a rotelle dalla nascita. Tante quante gli atleti iscritti al campionato europeo di golf per disabili che si tiene la prossima settimana al circolo di Rapallo: da martedì a venerdì. Una tre giorni, con formula 54 buche, medal per le prime e seconde categorie, stableford per le terze categorie, cui partecipano golfisti provenienti da quattordici nazioni, di cui un paio extraeuropeee, Sudafrica e Stati Uniti. Un evento di grandissima importanza per la Liguria dal punto di vista sportivo, ma anche sociale e turistico che sarà patrocinato, per la prima volta in Italia, dal blasonato club Royal and Ancient di Saint Andrews, culla del golf mondiale e mecca di tutti gli appassionati di ferri e legni.
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