Tre miliardi di tagli e tassa sui turisti

Tre miliardi di euro di tagli per la Regione e il Comune che chiede di poter applicare una «tassa sul turismo». Dopo la presentazione della nuova manovra finanziaria, è già cominciata la corsa degli amministratori per cercar di evitare che gli interventi imposti dall’Europa per arginare gli effetti della crisi internazionale, mettano a rischio i servizi da offrire ai lombardi. «Bene l’entità complessiva della manovra, ma chiedo che sia ripartita proporzionalmente su tutte le componenti dello Stato». Altrimenti sarà «insostenibile» e «squilibrata» ha detto il governatore Roberto Formigoni che ieri sera ha incontrato il premier Silvio Berlusconi nella residenza romana di Palazzo Grazioli. «L’intervento che ci è stato illustrato - spiega - taglia il 30 per cento dei bilanci delle Regioni, ma taglia molto meno i bilanci ad esempio dei ministeri. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma in modo equilibrato e proporzionato». Anche perché i tagli potrebbero mettere a rischio il federalismo fiscale. Immediata la replica del ministro Giulio Tremonti. «Sulle Regioni la riduzione è di circa il 4,5 per cento: è consistente, ma non è una cifra insostenibile».


A Palazzo Marino, invece, l’assessore Giacomo Beretta valuta l’ipotesi di tassare chi dimora in un albergo. Dalle prime stime saranno 80 milioni di euro sul 2011 gli effetti della Finanziaria varata l’altra notte dal consiglio dei ministri, mentre l’imposta sul turismo potrebbe dare un gettito intorno ai 10 milioni.

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