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Troppa gente nella discoteca dei vip: a processo il titolare del «Nephenta»

Secondo l'accusa sarebbe stata violata la norma sulla sicurezza dei locali pubblici: in un'occasione gli ospiti erano stati 233, rispetto a una capienza massima di 150

Di vip - e non solo - ce n'era sempre molti. Pure troppi, secondo la Procura. Così, i pubblico ministero Giulio Benedetti ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per il titolare del night-discoteca «Nephenta», uno dei più noti della città, con l'accusa di aver violato la legge modificata nel 2008 sulla sicurezza dei locali. Secondo il pm, infatti, sarebbe a rischio l'incolumità degli avventori e vi sarebbe pericolo di incendi. Secondo l'accusa, avrebbe aperto le porte al pubblico pagante in occasioni di feste per un numero maggiore rispetto alla capienza del locale. Un esempio: lo scorso 6 febbraio avrebbe ospitato 233 avventori e il 17 aprile 199, quando la capienza è di 150. Il «Nephenta» è chiuso ed è sotto sequestro dall'aprile scorso. Da allora non sarebbero stati fatti i lavori per la messa a norma. Di qui la decisione di mandare sotto processo il legale rappresentante della società «Ge.Ri.Ba srl» che controlla il night.

«Non manteneva sgombri di cose i corridoi e i percorsi di esodo che portano alle uscite di sicurezza poichè in tali luoghi veniva rilevata la presenza di arredi e macchinari - si legge nel decreto di citazione a giudizio -. Non manteneva sempre efficiente l'impianto di sicurezza (luci di emergenza, mezzi anti - incendio) poiché adibiva il locale tecnico a deposito di bevande alcoliche situazione che crea un elevato rischio di incendio».

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