«Troppi kebab» Per fermarli la Lega vuole il piano Harlem

Arriva il piano regolatore dei kebab. Non ci saranno più i quartieri colonizzati dai negozi etnici. Per mettere un freno al proliferare di rosticcerie, phone center e centri massaggi, la Lega Nord ha elaborato il progetto di legge «Harlem», per evitare che questi esercizi commerciali si concentrino in un’unica zona dei centri storici lombardi. Il provvedimento, che vede tra i suoi promotori Andrea Gibelli (Lega Nord), vice presidente della Regione e assessore all’Industria e Artigianato, sarà depositato oggi in Consiglio regionale. Il modello a cui si ispira il provvedimento è quello del quartiere Harlem di New York. «Non si impedisce a nessuno di aprire delle attività - ha chiarito il vice governatore lombardo - ma l’eccesso di alcuni negozi, tutti nel medesimo posto, è una sorta di auto ghettizzazione. Il provvedimento dunque vuole evitare storture di questo tipo nelle nostre città».
L’idea di dare ai sindaci uno strumento per regolarizzare le specificità delle diverse aree piace anche al presidente lombardo Formigoni. «È una proposta intelligente e interessante che non deve riguardare solo i kebab».

Dunque, «in alcuni pregevolissimi centri storici - precisa Formigoni- che hanno particolare valore artistico e culturale, si può decidere di privilegiare un tipo di insediamenti commerciali piuttosto che altri». In sostanza, nei comuni lombardi si farà ciò che Milano ha già fatto attraverso le ordinanze del sindaco Moratti. E cioè si metterà ordine sulla distribuzione di kebab e centri massaggi.

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