«Troppo comodo». Guido Podestà, presidente della Provincia e coordinatore regionale del Pdl, rispedisce al mittente come frutto di opportunismo i tentativi dellUdc di allearsi con il Pdl in Lombardia. «LUdc, che amministra con noi sia Milano sia la Regione, quando abbiamo avuto le elezioni provinciali, cioè laddove serviva, non cè stata. Dire adesso che può venire con noi in Lombardia e poi che non viene con noi in Piemonte e in Liguria, laddove potrebbe essere discriminante, non lo capisco».
Incomprensibili, secondo Podestà, le motivazioni: «Non si può dire: Non mi siedo al tavolo con la Lega. Ci sei già da dieci anni». Il coordinatore regionale del Pdl sembra escludere insomma un possibile accordo del Pdl con lUdc alle prossime elezioni regionali limitato alla Lombardia.
«Mi sembra un po troppo comodo correre dove, pur non essendo discriminante, hai il vantaggio di sederti poi al governo, e laddove invece potresti portare un tuo determinante contributo, andare da solo. Mi sembra illogico», insiste Podestà, che da molto tempo sottolinea il problema, tanto da aver posto il tema della permanenza degli assessori dellUdc nelle giunte comunale e regionale.
Podestà esclude divergenze sui valori e sui temi politici: «Noi con lUdc condividiamo i principi fondanti di civiltà, di come si regge la società, essendo insieme nel Ppe, e avendo fatto le stesse battaglie insieme. Allora forse il disegno è totalmente strumentale, non legato allamministrazione di questa Regione, ma a un disegno romano di chi pensa di poter avere un vantaggio in un futuro dopo Berlusconi».
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