da Venezia
«È una tragedia che ho sempre temuto». Detta da Giorgio Santuz, presidente di Autovie Venete, questa frase assume un tetro significato, quasi che si potesse prevedere e quindi evitare. La realtà è che lincidente, in sé, rientra nella categoria dellimponderabile. Santuz, però, si riferisce al via libera ai tir in questo venerdì che, tragedia a parte, era comunque considerato a rischio per i livelli del traffico. «Non so se sarebbe stato meglio interrompere la circolazione dei mezzi pesanti sullautostrada - prosegue -. Di certo bisogna capire come mai un camion, senza una ragione apparente, possa aver fatto un salto di carreggiata».
Fatalità, si dice. Però il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, che già col collega friulano Riccardo Illy aveva cominciato a spingere per linizio della realizzazione della terza corsia sostiene che «la tragedia di oggi rende evidente che siamo di fronte a unemergenza che va risolta immediatamente». «È odioso, assolutamente odioso - aggiunge - mettere assieme la tragedia accaduta oggi e i sempre più insopportabili ritardi nellavvio dei lavori della terza corsia, ma mi auguro che non si perda altro tempo prezioso rispetto alle decisioni che devono essere prese».
Anche il presidente della provincia, Leonardo Muraro, ha invocato chiarezza e si è detto daccordo con Galan: «Occorre partire subito con la realizzazione dei lavori per la terza corsia della A4 nel tratto Venezia-Trieste, e con lapertura del casello di Meolo, che in caso di incidente potrebbe risultare utile alla veicolazione del traffico».\
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