(...) nellappartamento di Macaluso, in via Tortona, nel quartiere di Marassi. Intorno alluna di notte, Alessandro, sospettoso di una relazione tra la ragazza di cui è innamorato e laltro ragazzo, ha cercato di cogliere i due sul fatto. E così si è recato davanti al palazzo del rivale e, dopo essere riuscito a entrare nel portone è arrivato senza far rumore fin davanti alla porta di casa di Macaluso. Si è messo ad origliare e quello che deve aver sentito non gli è piaciuto per nulla. I due erano insieme, il tradimento cera. E lui voleva coglierli sul fatto. A questo punto il ventiquattrenne, evidentemente in preda a unira irrefrenabile ha deciso che magari rendere alla ragazza pan per focaccia non gli avrebbe provocato la giusta soddisfazione. Quelle «corna» dovevano essere vendicate. Così di corsa è tornato a casa. Ha fatto poca strada: laggressore infatti abita in via Montenero, praticamente a due passi dal rivale. Qui si è armato di un coltello da cucina ed è tornato sui suoi passi con il fumo negli occhi.
Ha fatto le scale di corsa e questa volta non è stato in silenzio: si è avventato contro la porta di casa di Macaluso e lha presa calci e pugni. Alla fine è riuscito a sfondarla e si è precipitato dentro. I due, intanto, non pensavano che la situazione sarebbe potuta degenerare a tal punto. Una volta dentro Alessandro si è scagliato contro il rivale colpendolo sei volte. I fendenti lhanno ferito prima alla mano sinistra, poi due volte alladdome e due al torace. Lultima coltellata alla schiena.
Il rivale a terra, la camera un mattatoio. Alessandro a questo punto è fuggito, mentre la ragazza, rimasta illesa, ha potuto chiamare il 118. Laggressore poi ha telefonato ai carabinieri. Adesso Castagnino, un ragazzo che tutti decrivono come un giovane di buona famiglia, senza grilli per la testa, si trova rinchiuso in carcere per laccusa di tentato omicidio con laggravante della premeditazione. Quando i soccorritori del 118 chiamati dalla ragazza disperata sono arrivati nellappartamento di Marassi si sono trovati di fronte la scena di una strage sforata: cera sangue dappertutto e la vittima è stata sommariamente medicata prima di essere trasferita durgenza allospedale San Martino. Qui Mauro è stato operato. I medici soltanto in serata sono parsi più ottimisti e il ragazzo è stato ascoltato dal sostituto procuratore Andrea Canciani che conduce linchiesta.
Gli inquirenti stanno cercando di capire queli motivazioni abbiano portato laggressione a un gesto così grave. La gelosia come movente non convince la madre di Macaluso che si è sfogata ieri: «Mio figlio è un ragazzo serio, sotto deve esserci qualche altro motivo».
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