
Arriva da Treviso un nuovo caso di truffa sentimentale, in cui i criminali hanno utilizzato la manipolazione emotiva per cercare di ottenere denaro o beni dalla vittima. A raccontare la sua storia è un uomo di 50 anni, finito nell'inganno dei cyber-criminali.
Il 50enne, assistito dall'Alessandro Schillaci, ha raccontato di aver conosciuto un uomo su un sito per incontri. Questi aveva affermato di essere il principe Hamdan, erede al trono dell’emirato di Dubai. Ed effettivamente Hamdan è proprio il nome del secondogenito dell'attuale emiro di Dubai, Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Parlando con il 50enne, il falso principe avrebbe rivelato di essere omosessuale, passando poi a raccontare una storia ben congegnata e ricostruita con cura nei dettagli, tanto da apparire verosimile. In poco tempo, il criminale è riuscito a incantare il 50enne, avendolo così in suo potere. La vittima, del resto, stava attraversando un periodo difficile, e quella compagnia si era rivelata di conforto.
Dopo poche settimane, la conversazioni si sono spostate su Telegram. Il legame fra i due, nel frattempo, si faceva sempre più solido. Infine, il falso principe ha detto al 50enne che per essere accettato come suo compagno avrebbe dovuto fare dei doni al padre, l'emiro, così da essere accolto. La prima richiesta è stata quella di acquistare una tunica realizzata da uno stilista indicato dal criminale. In totale: 800 euro. Ma non è finita qui, perché le richieste sono continuate. Al 50enne è stato detto che, per accedere alla corte, era necessario ottenere una Royal card, indispensabile per vivere alla corte del principe. Ormai emotivamente coinvolto, l'uomo ha così ceduto altri 18mila euro.
Il culmine c'è stato quando il falso principe, deciso di spillare altro denaro, ha chiamato telefonicamente il 50enne. La vittima ha effettivamente conversato in videochiamata con un uomo che si faceva chiamare Hamdan. Un soggetto realizzato molto bene, che si muoveva in modo fluido e lo chiamava per nome, tuttavia il forte sospetto è che si trattasse di una figura realizzata con l'AI. "Alla richiesta di spiegazioni, c'è stata una videochiamata in cui, cosa inquietante, mi parlava proprio il principe.
Solo a quella successiva, quando non è stata utilizzata l'intelligenza artificiale, ho capito che dietro a tutto c'era una truffa", ha spigato la vittima al Gazzettino.L'uomo ha sporto denuncia contro ignoti, e si spera che le autorità possano fare qualcosa. Purtroppo, a quanto si apprende, fenomeni del genere sono in costante aumento.