Paghi in un secondo, ma puoi perdere tutto: i nuovi rischi dei bonifici istantanei

Con la gratuità estesa anche agli invii, cresce l’uso dei trasferimenti immediati. Tuttavia, la velocità gioca a favore dei truffatori e rende difficile bloccare gli errori

Paghi in un secondo, ma puoi perdere tutto: i nuovi rischi dei bonifici istantanei
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I bonifici istantanei diventano finalmente gratuiti per tutti i correntisti. Dopo mesi di transizione, in cui le banche erano già obbligate a consentire la ricezione senza costi di questi trasferimenti, l’obbligo si estende ora anche alla fase di invio: nessuna commissione per chi sceglie di trasferire denaro in pochi secondi. È una novità che semplifica la vita a chi usa spesso i pagamenti digitali e rende più accessibile uno strumento ormai comune. Tuttavia, dietro la comodità della transazione immediata si nasconde un rischio significativo: una volta inviato, il bonifico istantaneo non può essere annullato. Ecco a cosa prestare attenzione.

Errori e truffe

Un errore di digitazione, un destinatario sbagliato o – peggio – una truffa ben organizzata, possono trasformare un gesto rapido in una perdita economica. In questi casi, recuperare il denaro non è semplice: le procedure bancarie sono spesso lente e non garantiscono l’esito positivo del rimborso. I bonifici istantanei sono utilissimi in molte situazioni: saldare una bolletta in scadenza, ricaricare una carta prepagata, inviare denaro a familiari o amici o concludere un acquisto tra privati in modo tracciabile. Ma proprio la loro velocità li rende anche un’arma nelle mani dei truffatori, che spingono le vittime ad agire d’impulso. La maggior parte delle frodi online si basa sulla creazione di un senso di urgenza. È la stessa logica delle offerte “solo per oggi” nel marketing, ma applicata in modo ingannevole: un finto incidente, un presunto furto, un problema con il conto o con una carta. L’obiettivo è spaventare l’utente e spingerlo a compiere azioni avventate, come fornire dati sensibili o disporre un pagamento immediato.

Attenzione al money muling

Un esempio sempre più diffuso è quello del cosiddetto “money muling”, termine inglese che indica una forma di riciclaggio di denaro: i truffatori convincono le vittime a movimentare denaro illecito sui propri conti bancari, spesso facendole credere di stare semplicemente aiutando qualcuno o risolvendo un’urgenza momentanea. Le banche, dal canto loro, sono tenute a verificare la corrispondenza tra Iban e intestatario del conto, ma la normativa consente comunque di completare l’operazione anche in caso di mancata coincidenza, se il cliente conferma di voler procedere. È proprio questa possibilità che lascia spazio ai malintenzionati per sfruttare la rapidità del sistema.

Come difendersi

La regola d’oro è verificare sempre: controllare che importo e destinatario siano corretti prima di confermare qualsiasi bonifico.
Diffidare di chiamate, messaggi o email che richiedono denaro urgente è un altro passo fondamentale per evitare di cadere in trappola. Mai condividere le proprie credenziali, i codici d’accesso o le informazioni bancarie, nemmeno con chi si presenta come un operatore dell’istituto. Un consiglio utile è impostare un limite massimo di importo giornaliero per i bonifici istantanei: una semplice precauzione che può ridurre il danno in caso di frode.

E poi, vale sempre il principio base della prudenza digitale: se un’offerta sembra troppo vantaggiosa per essere vera, probabilmente non lo è. Prima di inviare denaro, è bene verificare che il destinatario sia affidabile, magari controllando online se esistono segnalazioni o esperienze negative di altri utenti.

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