"Tua madre in ostaggio": 80mila euro dal cassiere

A Porto Cervo un impiegato della Banca Intesa è stato avvicinato da un uomo a volto scoperto: "Tua mamma è nelle nostre mani. Svuota la cassa in questi sacchetti". Poi gli collega un ordigno al polso. E lui "svaligia" la sua banca: 80mila euro

"Tua madre in ostaggio": 
80mila euro dal cassiere

Cagliari - Una rapina al contrario. Svuotata la cassforte della Banca Intesa di Porto Cervo senza nemmeno entrare nell'ufficio. Stamattina intorno alle 7 un dipendente della Banca Intesa di Porto Cervo è stato bloccato, mentre si recava sul posto di lavoro, da un motociclista mascherato con il casco. Secondo il racconto della vittima, che dovrebbe essere il cassiere della filiale, l’uomo ha messo la moto di traverso, ha bloccato il pick-up dell’impiegato è salito a bordo e lo ha minacciato. Prima ha detto che la madre dell’impiegato era tenuta in ostaggio dai banditi e che sarebbe stata uccisa se lui non avesse eseguito gli ordini, poi gli ha applicato su un polso con del nastro adesivo per pacchi un involucro dal quale sbucavano fili e pezzi di metallo, spiegandogli che era una bomba che poteva essere fatta esplodere a distanza con un telecomando.

La rapina Quindi gli ha intimato di entrare in banca, prelevare tutto il contante e collocarlo nel cassone del pick-up, in un parcheggio dove non c’erano telecamere. Il bancario è entrato nella filiale di Porto Cervo, dove i colleghi avevano già preso posto e stavano già lavorando, ha atteso pazientemente che la cassaforte a orologeria si sbloccasse e senza farsi scoprire ha messo 80mila euro in una busta è uscito fuori e l’ha depositata nel cassone della propria auto. Dopo 20 minuti ha chiamato i carabinieri che stanno ancora indagando. L’uomo è sotto choc, i militari di Olbia guidati dal capitano Bramati lo hanno interrogato a lungo, hanno sentito i colleghi e stanno esaminando le riprese delle telecamere della banca.

Le indagini Gli artificieri dei carabinieri giunti da Sassari hanno poi appurato che l’ordigno era fasullo e che il pacchetto in realtà, oltre ai fili e ai pezzi di metallo, conteneva del pongo per bambini.

Gli investigatori comunque non escludono nessuna ipotesi e intanto il reato di rapina è stato derubricato in quello di estorsione. Si indaga per individuare l’eventuale basista del colpo che conosceva gli orari dell’impiegato della banca e si stanno tenendo sotto controllo porti e aeroporti per individuare il rapinatore.

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