Un tuffo nel soul di Nina Zilli ai «Magazzini»

Se potesse, Nina Zilli, personalità da vendere e voce davvero speciale, certificata dal premio della critica nella categoria Nuova Generazione all'ultimo Festival di Sanremo grazie all'orecchiabilissima L'uomo che amava le donne, farebbe un monumento alla stropicciata regina del nu-soul Amy Winehouse. «Bisogna riconoscerlo: è merito suo se la black music è tornata in auge - argomenta la giovane cantante-autrice piacentina, all'anagrafe Maria Chiara Fraschetta, 27 anni, salita agli onori della cronaca grazie al duetto con Giuliano Palma di 50 mila (Riccardo Scamarcio la canta nel film Mine vaganti di Ferzan Özpetek) e al fortunato album d'esordio Sempre lontano -. Senza il suo successo, la negritudine applicata alla canzonetta, a cominciare dai suoni Motown e della Chess Records, sarebbero ancora roba di nicchia da noi. E gente che, come me, è innamorata persa di quella stagione della musica italiana anni Sessanta in cui Celentano e la Pavone flirtavano con gli eroi del pop-soul americano e le Supremes salivano sul palco dell'Ariston per cantare L'amore verrà, la cover in italiano della loro storica hit You can't hurry love, avrebbe continuato a ricevere porte in faccia». Dopo tanta gavetta, ora le cose stanno andando davvero alla grande per Nina Zilli, immagine sofisticata, seducente e deliberatamente retrò. Dalla sua una passione esagerata per Etta James, Nina Simone e per una serie di mostri sacri che vanno da Bob Marley a Mina, studi di pianoforte (non conclusi) al conservatorio e diverse estati trascorse fin da piccola all'estero per imparare l'inglese come dio comanda. Stasera (ore 21, ingresso 18 euro) il concerto ai Magazzini Generali di via Pietrasanta 14: «Aspettatevi tanto soul, rhythm'n'blues e musica in levare: reggae, rocksteady e ska.

Passerò in rassegna il disco, suonato "de core" perché sono senza l'orchestra con cui ho inciso in studio, e mi concederò diverse cover: i giamaicani Melodians, Otis Redding e Adriano Celentano (Impazzivo per te del '62, ndr)».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica