Un anno d'oro per il turismo quello appena trascorso. Il 2010, infatti, ha fatto registrare un milione di arrivi in più nella capitale. Dopo gli ultimi due anni di congiuntura sfavorevole dovuta alla crisi economica internazionale, Roma ha superato il record del 2007, considerato l'anno d'oro del turismo: sono oltre 400mila gli arrivi in più nel 2010 rispetto al 2007 e le presenze sono aumentate di 561mila unità. Dunque l'incremento non si è avuto solo per il turismo mordi e fuggi, ma anche per quello più stabile. Il bilancio dei flussi turistici nella capitale è stato presentato dal sindaco Gianni Alemanno e dal suo vice Mauro Cutrufo in Campidoglio. Più nel dettaglio sono in aumento gli arrivi dei cosidetti mercati «emergenti», i media il 12,26 per cento in più, mentre i mercati «storici» hanno fatto registrare un incremento del 9,96 negli arrivi. In particolare tra quelli emergenti figurano l'Argentina, seguita da Brasile, Russia e Cina. Tra quelli storici Stati Uniti e Giappone. «Il 2010 è stato un anno eccezionale per il turismo - commenta il sindaco Gianni Alemanno - questi segnali di ripresa e superamento del record del 2007 rappresentano un'uscita dalla crisi economica di Roma almeno dal punto di vista del turismo».
E l'introduzione del contributo di soggiorno a carico del turista in visita a Roma - di cui tanto si lamenta Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti («Sul turismo sta per piombare l'ennesima gabella, l'odiata tassa di soggiorno») - secondo il sindaco Alemanno non danneggerà assolutamente la ripresa dei flussi turistici. «Si tratta di un aumento impercettibile - osserva il primo cittadino - che non può in alcun modo ridurre la voglia di venire a Roma».
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