A Tursi Il popolo dei moderati non ha i numeri per vincere?

Mario Lauro

Un amico mi ha portato in ufficio il Giornale. Articolo di Massimiliano Lussana: condivido molti passaggi ma ho dei «concern» quando pensa che il centro-destra abbia delle chance di formare una coalizione vincente e cioè tale da prendere almeno il 45% dei voti quando basta mettere su Excel o su carta millimetrata i dati di Genova delle ultime elezioni (2008-2009-2010), fare un diagramma, imputare fattori di correzione come la % di votanti, le schede nulle delle liste Biasotti, le possibili liste civiche che pescherebbero voti nello stesso bacino elettorale etc. etc. ed ecco che non occorre andare a commissionare sondaggi. Altra cosa impossibile è quella di «togliere dalla lista coloro che hanno perso nelle precedenti elezioni» (diciamo almeno due volte). Questa è una cosa... impossibile come abbiamo visto di recente. Sono state messe insieme due liste del 2006 allora contrapposte tra loro e poi entrambe perdenti e con gli stessi nomi pensando che la somma aritmetica di due liste perdenti portasse ad una lista vincente ma evidentemente molti strateghi non avevano studiato bene le somme algebriche. Candidato senza simboli di partito: non funzionerà mai e basta leggere gli articolo di T. Mazzolino perché la politica segue anche le rigide regole del Marketing che vede un rapporto fidelizzato tra chi offre i prodotti e chi li compra; in politica ci vuole un riferimento forte come lo fu la DC (non l’ultima ovviamente) ma quella che mieteva voti come i contadini con le spighe di grano con il contatto diretto in tutti i paesini e le frazioni dell’entroterra come sapeva fare la Sen. Angela Maria Gotelli, l’on. Ines Boffardi e tanti altri che sapevano dialogare e confrontarsi in strada ed in piazza con le persone e non si rinchiudevano nella solita sala d’albergo con 40 fila di sedie di cui 36 riservate sempre ed ovunque alle stesse persone. Conclusioni: nel 2007 il titolo del centro-destra aveva una buona quotazione in borsa elettorale e purtroppo non ci fu la vittoria alle elezioni provinciali.

Oggi il titolo ricorda quei prodotti che più il tempo passa e più scendono per cui anche se fosse candidato un Pisapia di centro-destra (ammesso di trovarlo) a Genova città ci si fermerà alla soglia storica del 40% ed allora, forse occorrerebbe puntare da subito solo sulla Provincia ma con accordi chiari e con reale voglia di vincere tra PdL e Lega cui si devono aggiungere altre formazioni locali ma non certo l’UDC che sta bene dov’è od il FLI che per ogni voto che porterebbe si avrebbero due grane per cui... meglio soli che male accompagnati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica