Tutta la fatica dei portatori di Cristi

Tutta la fatica dei portatori di Cristi

Tra i decani dei «cristezanti» recchesi ci sono i fratelli Gitto e Titta Rosaguta che, dopo 50 anni di attività, hanno lasciato il testimone ai più giovani Vittorio Crovetto, Nanni Vullo e Tonino Rosaguta. La confraternita di N.S. del Suffragio possiede il «Cristo Bianco» del peso di 80 chili un gruppo di confratelli, nel 1997 ha portato la croce alla processione del Venerdì santo, detta del «Cristo Morto» a Toronto, ricevendo il plauso della numerosa comunità ligure e italiana del Canada. Monsignor Lupo, rettore del Santuario, una delegazione della Confraternita e una dei Quartieri, nel novembre 2001 e l'anno dopo, hanno sfilato con il «Cristo Bianco» nella processione in onore della N.S. del Suffragio, patrona della città di Benidorm (Spagna). Il «Cristo Moro», del peso originario di 128 chilogrammi, il 20 ottobre 1983 è stato donato al Santuario recchese da Antonio Ageno, G. B. Capurro, Bartolomeo Capurro e Mario Rosaguta che lo acquistarono, nel 1927, da una confraternita di Genova al prezzo di 6 mila lire.

Anche la Confraternita di San Michele di Recco possiede un Crocifisso Moro di pregevole fattura che partecipa alla processione insieme a quelli delle Confraternite dei paesi del levante Ligure, ma il «Cristo» più pesante appartiene alla Confraternita S.S. Annunziata di Ruta e pesa 183 kg.

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