Tutti in coda per t-shirt e commessi modelli

Pettorali tirati a lucido, camicia sbottonata, aria da California Dream men. Eccoli i commessi-macio di Abercrombie&fitch, il megastore che da oggi aprirà i battenti in corso Matteotti. Se ne staranno a petto nudo, anche in pieno novembre, all’ingresso del negozio a fare da specchietto per le allodole e, c’è da giurarci, le clienti non rimarranno certo indifferenti ai loro fisici scultorei. Come già a New York. Per par condicio ci saranno anche commesse da passerella per i clienti. Milano è pronta al grande evento, atteso da due anni. Il negozio, all’interno del palazzo progettato da Giò Ponti, si snoderà su quattro piani per un totale di tremila metri quadrati. Ogni capo esposto sarà intriso di un profumo e al pian terreno si potranno ammirare anche murales con scene sportive in stile anni Venti e Trenta, firmati dall’artista americano Mark Beard.

E poi il tocco finale: a fianco della scalinata che porta ai piani superiori un enorme bronzo, modernissimo Riace, in boxer. la parola d’ordine è sempre quella: bicipiti ben in vista. Dall’inizio, da quando David Abercrombie, appassionato di campeggio, e l’amico Ezra Fich, avvocato amante del trekking si misero in società.

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