Tutti i volti di «Pastan», un paese immaginario

C’è un paese lontano, sprofondato nell’Asia Centrale, tra Kazachstan, Kirghizistan e Uzbekistan, che Yerbossyn Meldibekov ha chiamato Pastan. Il 26 settembre, presso la Galleria Nina Lumer, s’inaugura la prima mostra personale dell’artista in Italia. Saranno esposte fotografie, video, sculture e un’installazione che interpretano i diversi volti della terra di Pastan: un paese immaginario, ironicamente creato dall’artista, da aggiungere alla molteplice costellazione di Stati post-sovietici nel centro dell’Asia. Nato ad Almaty nel 1964 (più nota con il vecchio nome di Alma-Ata), Meldibekov ha partecipato a numerose manifestazioni di arte contemporanea in giro per il mondo, tra cui la 51° Biennale di Venezia (2005); l’Institute for Contemporary Art, Berlino (2004) e il Center for Modern Art, Ginevra (2002). Info: Via Carlo Botta 8. Tel. 02 89073644.

Martedì-venerdì 15-20; sabato e mattine su appuntamento (gli orari possono variare, verificare sempre via telefono). Biglietti: ingresso libero. Fino al 9 novembre. www.ninalumer.it. Vernissage: 26 settembre, ore 18.30.

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