Tutti multisala. «The end» per i cinema storici

Incredibile ma vero: per l’estate Palazzo Reale si trasforma in cinema all’aperto. Tutti i venerdì, sabato e domenica fino alla fine di agosto il cortile di Palazzo Reale, recentemente restaurato, ospiterà un ciclo di film sul tema del «Potere». La rassegna promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune è partita con il film «Hamlet» di Kenneth Branagh (Usa/Gb, 1996) e con «Quarto Potere» di Orson Welles (Usa, 1941). Domenica, sempre alle 21.30, è il turno di «Good Night and Good Luck» di George Clooney (Usa, 2005). I titoli scelti spaziano dai grandi classici, quali «Il deserto dei tartari» di Valerio Zurlino, «Il colore dei soldi» di Martin Scorsese o «Wall Street» di Oliver Stone, a pellicole più recenti, come «Matrix» di Andy e Larry Wachowsky, «Thank you for smoking» di Jason Reitman, fino a «Gomorra» di Matteo Garrone (info: 02-88462469).
«Milano ritorna a essere amica del cinema – osserva l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory –. Il nuovo ciclo di incontri, ambientato nel luogo simbolo del potere dell’arte, Palazzo Reale, sarà appunto incentrato sul “potere” in tutte le sue accezioni: dall’antico problema dell’identità ai rapporti di forza, alla capacità di persuasione dei media, alla relazione tra reale e virtuale». La manifestazione va ad aggiungersi all’appuntamento quotidiano (alle 21.30, fino a settembre) con il cinema all’aperto all’ex Paolo Pini di via Ippocrate 45, e con la tradizionale rassegna dell’Arianteo - realizzata in collaborazione con l’assessore ai Grandi Eventi Giovanni Terzi - che fino al 6 settembre si articola in tre grandi arene all’aperto: il Chiostro dei Glicini dell’Umanitaria in via Daverio 7, il cortile del Conservatorio e il nuovo spazio dei Giardini Pubblici di Porta Venezia (info: 02-43912769, 02-6597732, biglietti: 6 euro).
E se le sale “al chiuso” del centro si spengono o si svuotano, il cinema all’aperto pare ritrovare un maggiore appeal: dal 1 luglio a oggi l’affluenza delle arene estive che fanno capo all’Arianteo è stata di 2820 spettatori al Conservatorio, 2444 all’Umanitaria e 2008 ai Giardini Pubblici, per un totale di 7272 ingressi. Un successo dovuto in parte alla formula - quella di programmare film d’autore in luoghi suggestivi, di pregio storico e artistico, come il chiostro rinascimentale dell’Umanitaria o il porticato settecentesco del Conservatorio - e in parte alla qualità della programmazione, che ogni anno propone i più grandi successi dell’ultima stagione cinematografica.

Titoli d’essai all’Umanitaria, dall’indiano (vincitore di otto Oscar) «The Millionaire» all’israeliano «Valzer con Bashir» a «Gran Torino» di Clint Eastwood; pellicole per ragazzi e famiglie ai Giardini Pubblici, come i film d’animazione «Wall-E» o «Ponyo sulla scogliera»; e un’attenzione alla musica per il Conservatorio, dove i film saranno preceduti alle 21 da un concerto eseguito da professionisti o dagli allievi dell’istituto.

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