Tutto in una notte LUdinese è pronta a scrivere la storia
23 Agosto 2005 - 00:00Cosmi: «Portoghesi più bravi in attacco. Ma possiamo farcela». E come portafortuna paga la trasferta a 50 compaesani: «Lavevo promesso»
Andrea Fanì
Oggi è il giorno. Una città, una squadra, una terra (il Friuli), stamattina si sono svegliate con una certezza. Che oggi è il giorno. Oggi lUdinese se la gioca con lo Sporting Lisbona: come sempre succede nel calcio, due squadre hanno lo stesso obiettivo. In questo caso, si chiama Champions League. Chi vince entra nellEuropa che conta, chi perde entra nellEuropa che conta un po meno: la coppa Uefa.
Udine ha un buco nello stomaco, da studente prima dellesame. Udine non si scompone troppo, che da queste parti non si usa, ma laria profuma di grande evento, persino lo stadio appare diverso (e ladeguamento delle curve ai criteri Uefa non centra), e la gente non resta indifferente.
Che alla gente quel tipo con il cappellino sempre calato in testa piace. È uno sincero, a volte brusco, abituato a lavorare sodo: è umbro, ma sembra di qui. Il tipo con il cappellino sempre calato sulla testa è Serse Cosmi. Se deve parlare preferisce partire dagli umori, che lui, da sanguigno qual è, sugli umori conta molto: «La gara ha il suo peso, ma mi fido dei miei ragazzi, sento lambiente carico, sento la tensione giusta, anche in città». La partita delle partite per i bianconeri: «Saremo intelligenti, anche se sarà una sfida diversa da quella dellandata. Loro devono fare gol». Contro un avversario temibile: «Li abbiamo studiati molto, ora è più agevole affrontarli, anche se sul piano tecnico sono superiori». Appunto, la pioggia di ieri su Udine offre uno spunto: «Ci sarà il campo bagnato, forse sarà avvantaggiata la formazione più tecnica. Loro sono pericolosi davanti, ma non molto più di noi».
Sporting più tecnico, ma anche polemico. Dopo landata (1-0 per i friulani con rigore di Iaquinta), si sono lamentati del gioco allitaliana leggi spudoratamente difensivista dei bianconeri. Replica, allitaliana: «Ci hanno costretti a fare quel gioco, e a me non va di tirare avanti la polemica. Noi a Lisbona abbiamo avuto le occasioni migliori, oltre al gol regolare annullato a Di Natale. Non dico altro». Altro, invece, hanno detto i portoghesi: la terna arbitrale ha condizionato la gara (leggi ha regalato la partita agli italiani). Altra replica: «Il rigore per noi era sacrosanto, e i fuorigioco segnalati in occasione dei gol dello Sporting pure. Sono preoccupato per le loro doti di cascatori in area, non voglio pensare cosa potrebbero fare con il campo viscido».
Basta. Guardiamo avanti. Che oggi è il giorno: «La pressione si fa sentire, ma a Genova ho vissuto tensioni notevoli. Un po sono abituato». Detto tutto, resta solo la formazione: «Non la rivelo, non voglio lasciare il minimo vantaggio allo Sporting». Pazienza: proviamo a improvvisare. Il trequartista (Di Natale), allandata, ha dato i suoi frutti. Ma una linea di centrocampo a cinque (dentro Vidigal, fuori Barreto, Di Natale avanzato) garantirebbe in teoria, la palla resta tonda maggiore copertura. Soluzione? Non cè, anche questo è il bello delle sfide importanti.
Nota: Cosmi aveva scommesso con i suoi concittadini di Ponte San Giovanni (Perugia) che se avesse mai allenato una squadra in Champions, preliminari compresi, avrebbe pagato biglietto-vitto-alloggio a tutti. Stasera 56 di loro saranno allo stadio, mangeranno in un buon ristorante e dormiranno in un ottimo albergo. A spese di Serse.
Nota due: Valerio Bertotto, a Lisbona ferito alla testa dopo uno scontro di gioco con Garcia, ha un ringraziamento da fare. «Ai medici del pronto soccorso di Lisbona, è grazie a loro se domani (oggi, ndr) potrò giocare». Lo farà con un «turbante» sul capo.
Dallo Sporting: Peseiro ha le idee chiare. «Credo che lUdinese giocherà molto chiusa, quindi bisognerà scegliere una strategia adeguata. Una cosa è certa, dobbiamo segnare». Giusto. Anderson Polga, dopo lesclusione per motivi disciplinari, è stato frettolosamente reintegrato. La posta è troppo alta.
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