Cultura e Spettacoli

"La tv sarà vecchia, ma le Iene vestono sempre alla moda"

La conduttrice Ilary Blasi riparte con Brignano e Gassman: "Mancano programmi nuovi? Almeno il nostro è attuale"

"La tv sarà vecchia, ma le Iene  vestono sempre alla moda"

Quando arrivò in studio per la sua prima volta, nell’inverno 2007, le Iene c’erano già da dieci anni. Il programma era un must, la nuova conduttrice, anche se deb in prima serata, era già una star dell’immaginario letterino nazional-popolare. Top of the Pops. Lei era sposata da due anni col Pupone, incinta di quattro mesi della seconda pupa, loro già non sopportavano più di essere i Beckham de’ noantri, eppure da lì a poco avrebbero dato inizio alla più famosa saga pubblicitaria familiare della storia telefonica italiana.

Pronto, Ilary?
«Pronto? Ci sono. Scendo ora dall’aereo. Evvai! Si riparte sulla linea Roma-Milano».

Da quanti anni?
«Eh, fanno cinque ormai. Oddio...».

Come si sente?
«Io più vecchia».

Anche la trasmissione, ormai.
«Nooooooo. Che dici, quella è giocata tutta sull’attualità: è sempre nuova».

I critici dicono che la “nuova” televisione è tutta vecchia: da Chiambretti al Grande Fratello, alla Bignardi. Perché Le Iene non dovrebbero esserlo?
«Perché il format è lo stesso, è vero, ma il programma cambia sempre. Lo so che in periodi di crisi, di idee e di soldi, sperimentare è difficile. Che è più semplice ripescare dall’armadio i vestiti vecchi e riadattarli, piuttosto che disegnarne di nuovi... Però noi inventiamo ogni volta qualcosa».

Quest’anno?
«...».

Quest’anno, cosa c’è di nuovo? Un buon motivo per vedere ancora la trasmissione?
«Ah. Le inchieste, come quella di stasera sulla vendita irregolare di farmaci, o le interviste, come quella di Enrico Lucci a Beppe Grillo...»

...
«E Alessandro Gassman: quest’anno insieme a me e Brignano c’è Gassman. Un bel motivo, no?».

Gatta per istinto naturale che, per dovere professionale, ha dovuto convivere negli anni con la più cinica e cattiva delle coppie di Iene che Italia 1 ricordi, Ilary Blasi dopo Luca&Paolo e dopo Argentero, da quest’anno presenterà con Alessandro Gassman e Enrico Brignano. Che, vestiti da iene, sembrano il primo Pierce Brosnan in James Bond, il secondo un orchetto del Signore degli Anelli.

Il bello, il brutto e il collettivo. Lei è un’agnellina, ma loro, che iene sono?
«Gassman è più spregiudicato e irriverente, Brignano più buffo e comico. Il primo è attore quanto basta, il secondo televisivo quanto serve».

Dicono che per fare televisione serva sempre di più alzare il tono dell’indignazione e della morbosità. E dicono che, alle Iene, la piega moralistica abbia preso il sopravvento sul giornalismo d’inchiesta. Meno cattiverie, più pruderie.
«Ma no, i nostri servizi evidenziano il problema, non facciamo la predica a nessuno».

Insomma...
«Ma sì, forse il cedere un po’ al “moralismo” è stato suggerito, come dire, dalla situazione generale: l’ondata anti-casta, la crociata contro il clima da basso-impero... E il lato “sessuale” del programma, beh, quello c’è da sempre. Almeno, da quando ci sono io, la seconda parte è sempre stata meno “protetta”».

Lei farebbe vedere Le Iene ai suoi figli?
«Ma sono ancora piccoli! Però, fra qualche anno, perché no? Io magari non ci sarò più qui, ma Le Iene sì».

E lei, dove sarà? Cosa le piacerebbe fare?
«...»

Condurre un reality?
«Perché no? È pure vero che la stagione dei reality mi sembra al tramonto...»

Una fiction?
«Sì! Una fiction. In costume. Tipo Maria Antonietta. Rivoluzione francese... Mi piace».

Cosa le piace, in tv?
«Non la vedo mai».

Perché tutte le persone che fanno tv dicono di non vedere mai la tv?
«Anche gli altri dicono così? Veramente? Forse lo dicono perché hanno paura della domanda successiva».

Qual è?
«Che cosa vedono in tv...»

E lei che cosa vede?
«Io niente. Vado a letto presto, non ho tempo».

Il Festival di Sanremo lo vedrà... Lo ha anche condotto.
«Sì, ma non è il mio genere di programma. E davvero, guardo pochissima tv. Poi comunque è sempre occupata: i bambini vedono i cartoni, e mio marito lo sport».

Le hanno mai fatto un’intervista senza chiederle di suo marito?
«No. Questa è la prima.

Mi sto emancipando?».

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