TV

Stop a "Non è l'arena": Corona mediatore per le chat di Messina Denaro

La rottura tra Massimo Giletti e Urbano Cairo continua a far parlare ed emergono nuovi dettagli su presunti retroscena legati al caso

Stop a "Non è l'arena": Corona mediatore per le chat di Messina Denaro

Torna a fare discutere il caso La7-Giletti dopo l'annuncio della sospensione del programma Non è l'arena, giunta improvvisamente e senza preavviso con una nota vergata dall'editore Urbano Cairo. Proprio in queste ore sono emersi alcuni dettagli sulle fonti di Massimo Giletti. Infatti, pare che sia stato Fabrizio Corona a vendere, tramite un'agenzia, a "Non è l'Arena" le chat audio tra il boss mafioso e due pazienti conosciute durante la chemioterapia. Infatti, come rivela l'Ansa, Corona era stato contattato dal conoscente di una delle donne divenute amiche del capomafia durante le cure alla clinica La Maddalena. Le pazienti non conoscevano la vera identità del padrino che aveva detto di chiamarsi Andrea Bonafede. Quindi, l'imprenditore avrebbe incontrato in Sicilia il suo tramite per avere gli audio poi venduti a 'Non è l'Arenà. Il contenuto era stato anticipato dal sito mowmag.com.

Sono tante le ipotesi avanzate in queste ore sulla rottura tra Cairo e Giletti: tra queste anche un ipotetico freno posto alla libertà editoriale di Massimo Giletti ma con una successiva comunicazione, lo stesso Cairo ha respinto questa ricostruzione: "Giletti ha condotto in 6 anni 194 puntate di 'Non è l'Arena' dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla Mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare. Gli auguro di trovare la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza televisiva o di altro genere".

Il conduttore non ha rilasciato altre dichiarazioni dopo essersi detto dispiaciuto per la chiusura di Non è l'Arena, soprattutto per la sorte dei lavoratori che si sono dedicati al programma e che, da un momento all'altro, si sono trovati senza un lavoro. La prossima puntata del programma di Massimo Giletti sarebbe dovuta essere dedicata ancora una volta alla mafia, come ha spiegato l'ex magistrato Antonio Ingroia a Un giorno da pecora: "Secondo me si era spinto troppo in avanti rispetto a quello che si aspettava il suo editore. Credo proprio che se non avesse fatto trasmissioni sulla mafia 'Non è Arena’ sarebbe stata chiusa. Sono sorpreso, io dovevo andare ospite da GIletti domenica prossima, avremmo parlato di mafia, della latitanza di Messina Denaro e dei rapporti tra massoneria e politica.

Non è l'Arena è stata l'unica trasmissione che si è occupata tanto spesso di questi temi".

Commenti