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"Meno gay in tv". Bufera su Claudio Lippi, salta la collaborazione in Rai

Le dichiarazioni del presentatore hanno sollevato un vero e proprio polverone. Rai prende le distanze, ed esclude quasiasi tipo di collaborazione

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Bufera su Claudio Lippi dopo alcune sue recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa. Invitato a dare un commento sul nuovo assetto della Rai mentre si trovava nella buvette di Montecitorio, il presentatore ha parlato a briglia sciolta, provocando sconcerto con certe sue affermazioni.

"Riportare il talento in Rai"

Claudio Lippi si è mostrato entusiasta del cambiamento in Rai. Le sue parole, tuttavia, hanno provocato una vera e propria tempesta. "Meno gay e gaie in tv", ha dichiarato, come riportato da La Stampa. "Serve il linguaggio popolare di Giorgia... Basta con la kultura con la k".

"Cinque anni fa sia Salvini che Giorgia Meloni mi chiesero una mano: volevano avere un parere, uno sguardo esterno sulla Rai, da chi la tv la conosce", ha poi dichiarato il presentatore. "Ci vuole il sorriso. La Rai deve entrare nelle case degli italiani dicendo 'Buonasera'. Con leggerezza e intelligenza, non con la propaganda".

Lippi non ha poi mancato di elogiare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la dedizione dimostrata in tutti questi anni. L'ha definita una persona generosa, esprimendo anche un buon parere sul compagno, Andrea Giambruno. Il presentatore ha poi parlato di due programmi ai quali starebbe lavorando. "È il momento di portare il talento in Rai. Finora non è andata così", ha aggiunto. "Casalino, per esempio, si crede un grande ufficio stampa? Stefano Coletta, il direttore che per fortuna non c'è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Allora anche noi etero dovremmo fare coming out, no?", ha concluso.

La decisione di Viale Mazzini

Dopo affermazioni di tal genere non si è fatta attendere la presa di posizione della Rai, che ha giudicato molto severamente il presentatore. Rai ha preso le distanze dalle parole di Lippi, allontando ogni possibilità di collaborazione. "Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore", è quanto si legge in un comunicato di Viale Mazzini riportato da Ansa.

Le reazioni della politica

"'Basta con i gay in Tv' è una frase che a nessuna persona con una 'voce pubblica' verrebbe in mente di pronunciare in un paese occidentale. Il fatto che questo figuro non provi vergogna a farlo in Italia dimostra che c'è un enorme lavoro culturale da fare", è stato il commento di Carlo Calenda su Twitter.

"Le esternazioni di Claudio Lippi riportate su La Stampa sono vergognose e si commentano da sole", ha dichiarato la senatrice Dolores Bevilacqua, esponente del Movimento 5 stelle in commissione di Vigilanza Rai. "Bene ha fatto la Rai ad escludere ogni tipo di collaborazione con il conduttore.

Il servizio pubblico non può dare spazio a personaggi che non si vergognano di esprimere attacchi beceri alla dignità e alla reputazione di singole persone e di intere comunità".

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