Serena Bortone, di provata fede a sinistra, è una tipa tosta che scalando passo passo i gradini da giornalista - da collaboratrice a redattrice a inviata a conduttrice - è arrivata alla guida di importanti programmi del terzo canale, soprattutto «Agorà». Per poi, seguendo il «maestro» e amico Stefano Coletta quando fu nominato direttore di Raiuno, arrivare a condurre il contenitore pomeridiano del primo canale «Oggi è un altro giorno», dove ha conseguito anche buoni risultati di ascolto, unendo le sue doti giornaliste al tocco di leggerezza su temi di spettacolo e società.
Ma, nel giro di giostra Rai cambiato dopo le elezioni, ha dovuto suo malgrado lasciare il posto a Caterina Balivo e tornarsene sul terzo canale, con il programma «Chesarà?» tra l`altro in una collocazione difficilissima, al sabato e domenica sera all`ora della cena, dove sopravvive con un 3,5 per cento di share (4,9 sabato con la lettura del testo sul 25 Aprile di Scurati).
Per consolarsi ha da poco dato alle stampe il volume «A te vicino così dolce» sui turbinii d`amore. Mai quanto i turbinii sollevati con la denuncia lanciata via social della censura a Scurati.A parte tutto, per lei un faro abbagliante di luce nell`ombra della sera di Rai3.
Poi hanno cercato di mettere una toppa dicendo che era un problema economico , il risultato è stato straziante, alla bufala del costo nessuno ci ha creduto e poi a Sturati è stata fatta una pubblicità sconvolgente.
Pensate che ne hanno parlato tutte le emittenti , anche quelle locali quindi figuraccia spaziale.
se lei avesse un pochino di dignità non sputerebbe certo nel piatto in cui mangia,
la sinistra ha nella Rai la sua roccaforte creata negli anni, a spese dei contribuenti, e poi basta con questa storia del fascismo, siete monotoni ad ogni elezione tirate fuori questa favola, ma non dite mai nulla sul comunismo di cui siete gli eredi naturali, comunismo che tanto orrore sta facendo ancora, in Cina, Corea del nord, Russia, Venezuela, avete ancora la faccia tosta di parlare