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“Voglio una tavola green”. La ricetta di Vittorio Vaccaro per il Pianeta

L'attore e conduttore torna su Food Network con un programma che valorizza i prodotti tipici e il territorio

“Voglio una tavola green”. La ricetta di Vittorio Vaccaro per il Pianeta

Cosa mangiare ha effetti importanti per il futuro del pianeta oltre che per la nostra salute. Per questo è importante scegliere bene i prodotti da acquistare e da portare nelle nostre cucine. Lo sa bene Vittorio Vaccaro, attore e conduttore, che dopo il successo di A casa cucina papà torna su Food Network con Green table (dal 21 febbraio ogni martedì alle 22, visibile al Canale 33 del Digitale Terrestre, tivùsat Canale 53. La serie sarà disponibile in streaming su discovery+ subito dopo la messa in onda lineare). Un viaggio per osservare da vicino le aziende agricole più virtuose del territorio e scoprire i segreti della terra e i prodotti tipici che da questa prendono vita. Un tour per valorizzare quelle realtà dove le materie prime vengono curate e lavorate per consegnare a noi tutti consumatori alimenti naturali, genuini e sani, nel totale rispetto della natura.

Ci anticipa qualcosa del programma?

“La tavola degli italiani è uscita profondamente trasformata dalla pandemia da Covid e sempre di più si colora di verde. Abbiamo voluto creare un format, prodotto da Casta Diva per Warner Bros Discovery, che dia attenzione a quanti nella vita e nella produzione mettono in campo un comportamento virtuoso. Girerò per le aziende della Lombardia per immergermi nel ciclo produttivo e per farmi raccontare direttamente dai proprietari il lavoro e l’amore che c’è dietro la coltivazione di ogni prodotto. Sarà un modo per far capire quanto sia importante fare acquisti sostenibili per salvaguardare il nostro pianeta”.

Come è stata fatta la ricerca delle aziende?

“Per la selezione sono stati fatti dei casting finalizzati ad intercettare le aziende che credono in questa mission. Tra queste la Società Agricola del Parco che produce luppolo e sviluppa direttamente birre artigianali o la Cascina Poscallone (entrambe ad Abbiategrasso, in provincia di Milano) per avvicinare pure a coltivazioni dal sapore internazionale come mizuna, tatsoi e cavolo cinese. Non manca l’Azienda Agricola Baioni (Cassano d’Adda) specializzata nella produzione di ortaggi di stagione e cereali e l’Azienda Agricola Gorini (Gaggiano, Milano) per svelare tutti i segreti del riso”.

Dai produttori alla tavola il passaggio è breve?

“Direi brevissimo. Ci sono aziende a 20 km da Milano e sembra di trovarsi in un altro mondo, incontaminato. Da ogni azienda che visiterò, porterò a casa dei prodotti e una volta a casa preparerò delle ricette speciali partendo da questa materia prima. Ad esempio, tra i piatti ci sono le lasagne con zucca e formaggi”.

Quanto nel suo quotidiano sta attento alla sostenibilità ambientale?

“Al 100%. Posso affermarlo con certezza. Vado alla ricerca di piccoli produttori a km zero che non utilizzano pesticidi, cerco di comprare la carne dal macellaio, mangio solo polli allevati che compro da una giovane contadina, ma talvolta mi tocca aspettare anche tre mesi, perché diventino grandi e lentamente. Il sapore di queste cose semplici e naturali è completamente diverso”.

Quali sono le azioni più importanti da fare a tavola?

“Prima di tutto stare attenti a non sprecare. Dovremmo aprire il frigo, vedere cosa è rimasto la sera prima e ideare delle ricette con le cose avanzate, cotte o crude che siano. Poi cercare di mangiare prodotti di stagione, ad esempio a febbraio non dovremmo mangiare le fragole. E per ultima, ma non meno importante, magari il sabato, andare a fare un giro fuori porta con tutta la famiglia a cercare i produttori locali. In questo modo anche i bambini possono vedere gli animali da vicino e stare in mezzo al verde. Sempre di più i produttori ti fanno entrare nel loro mondo, ed è una buona idea per stare tutti insieme anziché andare in un centro commerciale al chiuso. Noi lo facciamo spesso con mia figlia Giulia e Rebecca e Luce, le figlie della mia compagna Luna (l'artista Luna Berlusconi, ndr)”.

Anche per lei è orto-mania?

“Nel piacentino con Luna abbiamo da poco preso un casale e l’abbiamo ristrutturato. È il nostro rifugio familiare per stare sempre più in mezzo alla natura. Sì abbiamo anche il progetto di tenere le galline e soprattutto fare un orto. Ovviamente avremo chi ci darà una mano a curarlo, ci guiderà, ci insegnerà anche cosa e quando seminare”.

Si trasforma in un supereroe. Qual è il potere che le piacerebbe avere?

“Il teletrasporto per poter essere con un click subito in Giappone, in Thailandia o in America, senza spendere soldi ovviamente (e ride)”.

Su Instagram ha pubblicato una foto in cui è in palestra e ha scritto che ha bisogno di perdere 5 chili. Si sono accumulati perché assaggia troppo di tutto quello che cucina?

“Lo scorso luglio mi sono fatto male a una caviglia e questo mi ha impedito di fare attività sportiva. Devo mettermi sotto e recuperare, poi che sia un buongustaio credo si veda”.

Tornerà ancora ai fornelli in tv?

“Sì e con gioia. In primavera inoltrata ripartirà A casa cucina papà. La prima stagione è andata molto bene e stiamo lavorando a nuove ricette, nuove puntate.

Intanto sulla mia pagina Instagram – Vittovaccaro – pubblico quotidianamente video con ricette di piatti golosissimi, molte davvero semplici, da appuntare e provare”.

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