Lo uccide a coltellate: «Aveva parlato della rapina»

Gli ha dato dell’infame. «Non dovevi parlare del colpo che abbiamo tentato insieme alla polizia. Che c.... sei andato a dire in giro brutto bastardo? In quali casini mi vuoi far finire? Non potevi tenere chiusa quella boccaccia di m....?».
Una lite tra balordi non è certo un dialogo tra educande. Tuttavia, passare dalle parole ai fatti, non è sempre un fatto così certo, così immediato. E invece, l’altra sera, all’angolo tra via Rubens e piazza Ghirlandaio, è scoppiata la tragedia. E c’è scappato il morto.
La lite tra due pregiudicati è scoppiata verso mezzanotte e mezza. Davide Sicilia, 21 anni, un milanese con qualche precedente penale alle spalle, ha affrontato Roberto D.R., 33 anni, romano di Marino e da qualche tempo residente in città.
Sicilia si è arrabbiato moltissimo con De Rossi. Lo ha insultato, spintonato. All’improvviso, dalla tasca del giubbotto, ha tirato fuori un coltello a serramanico. E gli ha sferrato una coltellata al petto, all’altezza del cuore.
Roberto D. R. si è portato entrambe le mani sulla ferita, poi, con le poche forze che gli restavano, ha raggiunto il bar «Sesto» - un locale gestito da cinesi e che l’uomo frequentava spesso - è entrato e ha alzato la maglietta mostrando una piccola ferita ai tre-quattro amici presenti. Quando l’ambulanza è giunta sul posto per portarlo all’ospedale San Carlo era già gravissimo: la coltellata gli aveva quasi aperto in due parti. E infatti è morto poco dopo essere arrivato al pronto soccorso.
L’omicida, nel frattempo, si è preoccupato di scappare, ma nella fuga non ha mostrato molta fantasia: è andato a casa sua in via Abbiati, a due passi dal luogo dove aveva appena commesso un omicidio. I poliziotti, infatti, dopo aver sentito quello che avevano raccontato gli avventori del bar, erano andati a colpo sicuro: l’assassino era un cliente piuttosto conosciuto e quindi una volante è andata a vedere se avesse fatto ritorno all’indirizzo in cui risultava che vivesse. Qui il malvivente, che non sembra avesse assunto alcol o droga, ha rapidamente confessato ed è stato arrestato.


Ora gli investigatori stanno cercando di capire quale rapina fosse all’origine della lite finita nel sangue. E soprattutto a quali poliziotti la vittima avrebbe raccontato del colpo, sempre che la supposizione dell’assassino non fosse totalmente campata in aria.

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