"Ucciso con crudeltà". Cinesi a processo dopo aver colpito a forbiciate il ladro

Di Ronza aveva rubato "Gratta e vinci" in un bar

"Ucciso con crudeltà". Cinesi a processo dopo aver colpito a forbiciate il ladro
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È stato un omicidio volontario con l'aggravante «dell'aver agito con sevizie e crudeltà». Questa la contestazione formulata dal pm Maura Ripamonti, che ha chiesto e ottenuto dall'ufficio gip il processo con rito immediato a carico di Shu Zou, 31 anni, e dello zio Liu Chongbing, 50 anni, che davanti a un bar di viale Giovanni da Cermenate la mattina del 17 ottobre scorso uccisero a forbiciate Eros Di Ronza, 37enne che aveva tentato di rubare con un complice poi fuggito alcuni Gratta e vinci.

Il processo è stato fissato per il 9 giugno davanti alla Corte d'assise. Data la nuova contestazione dell'aggravante, i due imputati, ai domiciliari e assistiti dagli avvocati Simone Ciro Giordano e Eugenio Rogliani, non possono più chiedere il rito abbreviato. Le ferite mortali vennero inferte a Di Ronza alla «vena giugulare esterna di sinistra», al cuore, ai polmoni e al fegato. L'uomo venne colpito «ripetutamente 44 volte con una forbice della lunghezza complessiva di 22 cm e lama di 11 cm, mentre stava cercando di fuggire». Stando all'imputazione, è stato Shu a iniziare «a colpire Di Ronza, con 2/3 fendenti, mentre» la vittima, «strisciando all'indietro, stava cercando di uscire dall'esercizio, sotto la saracinesca parzialmente forzata».

Poi, quando Di Ronza si è alzato ed è scappato correndo, «perdendo la refurtiva per strada, entrambi» lo hanno inseguito lo hanno bloccato a terra e con «la forbice lo colpivano con numerosi e violenti fendenti al collo, al tronco, agli arti, mentre lo stesso era a terra, fino a cagionarne la morte». Nel processo sono parti civili, con l'avvocato Mirko Perlino, la moglie e i tre figli dell'uomo ucciso.

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