Ucciso il mullah Dadullah, il capo talebano che rapì Mastrogiacomo

Il comandante militare è caduto durante combattimenti nel sud dell'Afghanistan durante un'offensiva contro il suo "santuario". Il corpo mostrato ai giornalisti, morto anche il fratello. inferto un colpo moto duro ai guerriglieri fondamentalisti. Dal sequestro del giornalista alla feroce esecuzione dell'autista e dell'interprete

Ucciso il mullah Dadullah, il capo talebano che rapì Mastrogiacomo

Kabul - Il mullah Dadullah, uno dei principali capi talebani, e suo fratello sono stati uccisi durante un'operazione militare nel Sud dell'Afghanistan. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno di Kabul: "Dadullah e suo fratello sono stati uccisi durante un'operazione militare nella provincia d'Helmand".
Il capo talebano è stato ucciso in combattimenti nella notte a Helmand, nel Sud dell'Afghanistan. "Il suo corpo è stato portato a Kandahar", ha detto Saeed Ansari, portavoce dei servizi segreti della polizia. Dadullah, oltre ad essere il più potente e rispettato tra i comandanti militari talebani, è stato anche la mente dietro a molti sequestri, incluso quello del giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo, a marzo.
La morte di Dadullah è stata annunciata più volte, ma sempre smentita. In questo caso, la notizia è confermata da diverse fonti. La sua scomparsa, dicono analisti a Kabul, è un colpo durissimo per i talebani. "Hanno perso il 50 per cento della loro forza", dice Syed Anwer, giornalista e profondo conoscitore dei talebani. Ora, forse si aprono possibilità di dialogo fra i combattenti e il governo di Hamid Karzai, al potere dal crollo del regime degli studenti di teologia coranica nel dicembre 2001.
Nelle foto riprese dai giornalisti ammessi a vedere direttamente il corpo di Dadullah nella sede del governo provinciale di Kandahar e confermarne pertanto la morte, si vedono sia il volto sua la nota mutilazione alla gamba del leader talebano. Dadullah è disteso su un lettino di ospedale, semicoperto da un lenzuolo rosa che lascia vedere chiaramente la mutilazione al ginocchio della gamba sinistra. Il capo è posato su un cuscino, il volto ben visibile e riconoscibile. Giornalisti e esperti non hanno dubbi sull'identità dell'uomo.

Poco prima che venisse mostrato il corpo di Dadullah, un sedicente portavoce dei Taleban, Zabihullah Mujahid, ha telefonato all'agenzia francese Afp per smentire che l'uomo ucciso sia Dadullah e ha promesso la diffusione di una sua "recente" registrazione.

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