Vinca o perda, la Lazio continua a convivere col silenzio stampa obbligato dal patron Claudio Lotito, unico deputato a parlare da un po di tempo a questa parte. Ieri il presidentissimo era al seguito della squadra e ancora una volta è stato lui il protagonista del dopo-partita. Unennesima beffa per chi si sacrifica in campo e per chi prepara la squadra durante la settimana, tesserati costretti a non esternare sensazioni ed emozioni qualsiasi cosa accada.
Così, come non avevamo ascoltato nelle ultime domeniche la voce di Bianchi, affrancato finalmente dalla sindrome dellantigol, ieri non cè stato spazio per quella del veneziano Tommaso Rocchi, autore della rete che aveva sbloccato la gara dopo appena 11 minuti. Peccato. Per i tifosi, orfani dei propri beniamini; per i cronisti, impossibilitati a svolgere un lavoro completo; e per i protagonisti, che magari potrebbero aiutare a capire meglio lo sviluppo di un match. Come quello disputato nelluggioso pomeriggio di ieri, che ha visto in campo una superLazio (o una mini-Udinese?) nel primo tempo, e un calo fisico-mentale da parte dei romani nella seconda frazione di gara. Chissà, magari ai microfoni i laziali avrebbero potuto ironizzare sulla scelta dellarbitro e del quarto uomo, oppure analizzato altre situazioni vissute durante larco della sfida. Sarà per la prossima volta.
Della partita, scrivevamo, cominciata con Zapotocny al posto dellindisponibile Zapata fra le file dellUdinese e Meghni a far le veci di Pandev, tenuto a riposo perché già diffidato e dunque a rischio per il big match di mercoledì sera. Dieci minuti di studio, poi ecco la perla di Rocchi: Tommaso riceve palla, scarta Handanovic, insacca e manda un messaggio (visto che lo fanno tutti, solo che non potendo parlare si deve affidare esclusivamente alla sua verve realizzativa) a Donadoni. 0-1, lUdinese prova a reagire ma lascia spazio ai contropiede dei capitolini: diventa questa listantanea del primo tempo, chiuso da una conclusione di Ledesma. Irriconoscibili i bianconeri, sugli scudi i laziali, che tornano in campo intenzionati a sbalordire con le ripartenze. Solo che Delio Rossi non ha fatto i conti con la voglia di mostrarsi degli ex romanisti. Tocca a Ferronetti, 51 presenze in serie A, la gioia del pareggio. Su azione di calcio dangolo, in scivolata infila Ballotta. Ma è una serata strana, quelli di Marino non carburano e si vede lontano un miglio che la banda-Rossi può riprendere le redini. Sensazione confermata dalla prodezza di Ledesma al minuto ottanta. Gol, 1 a 2. Tifosi in visibilio, Lotito impassibile osserva dalla tribuna. Finisce qui? Macchè, in campo cè qualcuno che non è un ex romanista, ma forse lo diventerà.
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