Ue Per il Lazio 730 milioni dal fondo sociale europeo

Sono 730 i milioni stanziati dal Fondo sociale europeo nel periodo tra il 2007-2013 per la Regione Lazio, destinati a tutte le politiche attive di formazione e lavoro. Di questi la Regione ha destinato fino a 220 milioni per le misure contro la crisi, come corsi di formazione professionale gratuiti per cassintegrati e disoccupati in mobilità. Se ne è parlato ieri alla riunione del comitato di sorveglianza del Por del Fondo sociale europeo che si è svolto all’Una Hotel. Alla riunione hanno partecipato il presidente Renata Polverini, l’assessore al lavoro e alla Formazione Mariella Zezza, diversi tecnici della Regione e l’assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio. «Di tutti i 730 milioni del Por - spiega la dirigente dell’area programmazione regionale del Fondo Ornella Guglielmino - fino a oggi sono stati impegnati 161 milioni di euro e spesi circa 70 milioni. Dei fondi destinati alla crisi, invece, sono stati già impegnati 16 milioni».
«Conoscendo le capacità di Renata Polverini - ha detto l’eurodeputato del Pdl-Ppe Potito Salatto - sono convinto che saprà spendere fino all’ultimo euro i fondi stanziati dall’Ue per il Lazio. Cosa che, purtroppo, non è avvenuta con le precedenti giunte di sinistra, come da me denunciato a più riprese e dati ufficiali alla mano».

«Gli stanziamenti concessi da Bruxelles in maniera così cospicua - ha spiegato Salatto - sono la dimostrazione del fatto che la delegazione italiana, nel corso di questo suo primo anno, ha saputo lavorare meglio rispetto alle passate legislature, con attivismo, guadagnando l’attenzione e il consenso delle istituzioni comunitarie e degli altri Paesi. Il fatto che a beneficiarne possa essere il Lazio, che fino a oggi era rimasto parecchio indietro da questo punto di vista, mi sembra un grosso passo in avanti».