da Londra
Lo aveva ripetuto più volte, nonostante in pochi gli avessero creduto. Minacciava di abbandonare lesercito se non lo avessero destinato a una missione di guerra. «Non ho frequentato laccademia di Sandhurst per starmene seduto mentre i miei compagni combattono per il mio Paese. Sarà anche retorico, ma è quello che penso». Era il giorno del suo 21° compleanno. Dopo poco più di un anno è toccato al ministero della Difesa britannico Des Browne annunciare limminente partenza del principe Harry alla volta dellIrak, dove sarà impiegato con il suo reggimento, i Blues and Royals.
Strane coincidenze: la notizia segue di qualche ora la decisione del premier Tony Blair di ridurre di un quarto lattuale contingente (7.100 unità) qualora le forze locali riusciranno a pacificare il sud del Paese. La partenza del reggimento, che verrà dispiegato nel sud dell'Irak (probabile sede Bassora), è prevista tra maggio e giugno per una missione della durata di sei/sette mesi. Conosciuto come Troop Commander Wales, il sottotenente Harry, terzo in linea di successione al trono, è destinato a diventare il primo membro della famiglia reale britannica ad andare al fronte da quando suo zio - il principe Andrea, Duca di York e pilota di elicotteri - servì nella guerra delle Falkland nel 1982. «È come se il presidente statunitense George W. Bush mandasse al fronte suo figlio. Si tratta di una decisione nel contempo estremamente pericolosa e coraggiosa», commenta la stampa britannica, che evidenzia i rischi per la sicurezza del principe.
Secondo figlio del principe Carlo, carattere fiero e irascibile, Harry, considerato il ribelle della famiglia reale per via della sua passione per la vita notturna e i suoi eccessi, un anno fa aveva dato scandalo indossando una divisa da gerarca nazista nel corso di una festa in maschera. Ora lo attende unaltra divisa, quella dellesercito di Sua Maestà, che poi sarebbe sua nonna, la Regina Elisabetta. Ma non tutti plaudono allintrepido coraggio del giovane rampollo.
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