L apo Elkann ha concesso unintervista a Raffaele Panizza per Max. Titolo: «Non si butta via niente...». A parte alcune lapate linguistiche con il congiuntivo, cè del gusto a leggere, oltre che ascoltare, i pensieri e le parole del nipote dellAvvocato Giovanni Agnelli. Tra le varie cose, dal riciclaggio degli abiti del nonno fino a quello dei modelli della casa madre, fa specie conoscere che tipo di considerazione abbia Elkann del trio che regge la Juventus. Non alludo a Trezeguet-Ibrahimovic-Nedved ma a Bettega-Giraudo-Moggi che al Nostro «ricordano Caino e Babele (voleva dire Abele, ndr)» e così spiega: «Pensa che tra tutti il più simpatico è Moggi. Ti basta per farti capire la mia opinione sulla dirigenza Juve...?».
Basta e avanza. È già arrivata la precisazione di Lapo Elkann, comera accaduto con il nostro giornale che aveva pubblicato i suoi pensieri ad alta voce su Del Piero: «È un lusso troppo caro per quello che ci rende». Questa volta spiega: «Ci tengo a esprimere il mio appoggio di tifoso alla squadra e alla sua dirigenza». Forse non è il caso di stupirsi. Anzi sarebbe il caso di premiare Elkann come miglior fornitore, negli ultimi anni, di materiale vispo, per la stampa, sulla Juventus che non ride ma vince. Piuttosto sarebbe interessante domandare, prossimamente a Elkann, chi è (o sia) Caino e chi è (o sia) Abele. Quando avremo la risposta sapremo chi è il contadino e chi il pastore e dunque chi sarà il fratricida, costretto da Dio a una vita errante.
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