Roma Laltra faccia stagionale della Lazio, quella meno brillante di Europa League, dovrà cambiare almeno stasera. Lultima chiamata di un girone sofferto - più per demeriti laziali che per bravura degli avversari - è lo Sporting Lisbona, con la squadra di Reja che non è però più padrona del proprio destino. Battere i portoghesi potrebbe infatti non essere sufficiente per accedere ai sedicesimi se i romeni del Vaslui, stessi punti dei biancocelesti ma in vantaggio negli scontri diretti, dovessero vincere sul campo di uno Zurigo già eliminato.
«Dovremo fare la partita della vita, i calcoli li faremo solo alla fine», ammonisce Reja. Che per lappuntamento di oggi allOlimpico avrà una rosa ridotta ai minimi termini (lultimo infortunato in ordine di tempo, il terzino Radu, vittima di un problema muscolare). Difficile spiegare i tentennamenti europei della Lazio (appena 6 punti in 5 partite con una sola vittoria). «Ho pensato a questa situazione, ma se consideri le prestazioni, compresa quella con lo Sporting allandata, non meritavamo la sconfitta - così Reja -. Abbiamo creato opportunità, siamo stati sfortunati e sul risultato pesano anche alcuni episodi arbitrali. La partita sbagliata è stata quella con il Vaslui in casa quando abbiamo preso due gol evitabili. In Europa servono esperienza e maturità».
Reja è orientato a schierare la squadra con un 4-2-3-1, lunico modulo disponbile viste le assenze: rifiateranno Gonzalez e Klose, difesa obbligata con Cavanda, Biava, Diakitè e Lulic a sinistra in caso di forfait di Radu, attacco affidato a Rocchi con Cisse che torna titolare a destra nei tre dietro il veneto. In porta, infortunato Marchetti (rientrerà nel 2012), stringerà i denti il vice Bizzarri, mentre lUefa ha concesso il permesso di inserire in lista Carrizo che sarà il dodicesimo.MDD
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