Ungheria, volano i conservatori

Nessuna sorpresa dagli exit poll delle elezioni politiche ungheresi: come previsto, la formazione di centro-destra Fidesz, guidata dall’ex premier Viktor Orban (probabile futuro capo di governo), ha ottenuto la maggioranza assoluta delle preferenze, fino al 57% dei voti. Finisce al secondo posto, fortemente penalizzato, il partito socialista attualmente al potere, che avrebbe raccolto circa il 20% delle preferenze rispetto al 43% delle passate consultazioni: effetto dovuto alle critiche rivolte all’esecutivo per la gestione della crisi economica, che ha colpito duramente il Paese. Terza posizione per il partito di estrema destra Jobbik, accreditato del 15%-17% dei voti: un risultato tre volte superiore a quello ottenuto nel 1998 dal Partito per la Vita e la Giustizia, l’unica formazione di estrema destra mai approdata in Parlamento. Quanto all’aflluenza, l’ultimo dato relativo alle 17.30 era del 59,3%, circa due punti e mezzo in meno rispetto al 2006.
A seggi già ufficialmente chiusi è arrivato il colpo di scena: dopo che già erano stati divulgati i primi exit poll alle 19:00, a causa delle lunghe file davanti a molti seggi, l’Ufficio elettorale nazionale ha deciso di rinviare di un’ora e mezzo la chiusura dei seggi. In quelli dove non c’erano più elettori in attesa è già cominciato lo spoglio delle schede, negli altri invece vanno avanti le operazioni di voto.

Si prevede una accesa disputa costituzionale sull’opportunità della decisione di prolungare l’apertura dei seggi dal momento che i dati degli exit poll erano stati già divulgati e potrebbero avere influenzato il comportanento degli ultimi elettori. Già i commentatori gridano allo scandalo.