Economia

Unicredit prolunga l’offerta su Hvb

Cadono le condizioni sospensive sulle autorizzazioni di vigilanza e antitrust

da Milano

Unicredit modifica l’offerta su Hvb rinunciando a tutte le condizioni sospensive relative alle approvazioni delle Autorità di vigilanza e antitrust non ancora verificatesi, con l’eccezione dell’autorizzazione della Commissione europea. «Unicredit continuerà a operare per ricevere in tempi rapidi le rimanenti risposte dalle Autorità competenti», afferma una nota. La decisione comporta l’estensione di due settimane del periodo di accettazione dell’offerta: dal 10 al 24 ottobre. Affinché l’Ops abbia successo, il livello minimo di accettazione del 65% dovrà essere raggiunto entro la nuova data. Unicredit sottolinea che i termini dell’offerta Hvb non potranno essere ulteriormente modificati. La banca guidata da Alessandro Profumo indica inoltre che l’aggregazione con Hvb «procede in modo positivo». I due gruppi stanno cooperando per definire un piano di integrazione dettagliato e, a seguito dei risultati preliminari delle analisi dell’integration office, sono convinti che raggiungeranno le sinergie e gli obiettivi finanziari attesi.
Sul fronte dell’offerta, con circa il 17,5% del totale delle azioni Hvb consegnate fino alle 17 di ieri e sulla base delle dichiarazioni rilasciate da Munich Re (18,3%) e delle fondazioni Bayerische Landesstiftung e Bayerische Forschungsstiftung (congiuntamente in possesso di circa il 4% di Hvb), che hanno confermato la decisione di consegnare le azioni, «Unicredit confida che l’offerta Hvb si concluderà con successo». Il motivo principale del rinvio è legato all’incertezza che ancora esiste sulle decisioni che prenderanno le autorità antitrust soprattutto in Polonia e Croazia, dove ci sono controllate della banca tedesca. Il benestare di tutte le Authority coinvolte era una delle precondizioni per la finalizzazione dell’operazione.
Dopo che in giugno Unicredit e Hvb avevano deciso la loro fusione in un unico gruppo che potrebbe diventare la nona banca in Europa, l’Unicredit, proprietario della Zagrebacka banka, aveva presentato alla Banca nazionale croata la richiesta per l’acquisizione della quota maggioritaria della Splitska banka, parte del gruppo Hvb.

Secondo il governatore tale fusione avrebbe violato la legge sulla libera competizione.

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