Unipol, il gip Forleo ascoltata a Brescia Un teste la smentisce

Un interrogatorio fiume. Clementina Forleo arriva a Brescia alle 15 e viene ricevuta dal Procuratore capo Giancarlo Tarquini: la deposizione segue quella del 6 novembre in cui il gip milanese aveva raccontato ai magistrati bresciani le pressioni subite nel maneggiare i fascicoli dell’inchiesta Unipol-Bnl. Clementina Forleo parla nel giorno in cui Beppe Grillo prende le sue difese: «La Forleo ha troppo coraggio, non ce la meritiamo. Si dimetta dalla magistratura». Lei non ha nessuna intenzione di lasciare il suo posto, ma deve difendersi su due fronti: il Csm potrebbe avviare a breve la procedura di trasferimento; il Procuratore generale della Cassazione ha dato il via all’azione disciplinare e ha messo nel mirino proprio l’ordinanza con cui il gip aveva chiesto al Parlamento l’autorizzazione all’utilizzo delle telefonate di Massimo D’Alema, Piero Fassino e Nicola Latorre. Per Mario Delli Priscoli quel provvedimento è abnorme.

Intanto si scopre che un testimone indicato proprio dalla Forleo, un oncologo, smentisce l’incontro fra il gip e il procuratore generale Mario Blandini, in cui l’alto magistrato le avrebbe consigliato prudenza nell’inchiesta su D’Alema. Il marito della Forleo però conferma.

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