Cronaca locale

«Uniti alle amministrative per la spallata decisiva a Prodi»

Mariastella Gelmini, coordinatrice di Forza Italia in Lombardia, disegna le linee guida per le elezioni del maggio prossimo: «Il centrodestra deve tornare compatto in tutta Italia. Da noi lo è già»

Il progetto di Forza Italia è «politicizzare le amministrative», nella speranza che dalla vittoria della Cdl arrivi l’energia per accelerare la caduta del governo Prodi. E in questo contesto la Lombardia gioca un ruolo importante, perché l’unità del centrodestra non è mai venuta meno. «In Lombardia ci presentiamo uniti dappertutto. Dal punto di vista dei contenuti non c’è distanza tra Forza Italia, An, Lega e Udc. Il desiderio di Berlusconi è che la coalizione torni compatta in tutta Italia, da noi lo è già» dice la coordinatrice azzurra della Lombardia, Mariastella Gelmini. Annuncia: «Faremo firmare a tutti i candidati sindaci un manifesto politico che li vincola su contenuti precisi, dal no ai Dico al potenziamento dei vigili di quartiere all’impegno a ridurre l’Ici».
L’introduzione dei Dico dipende da una scelta del Parlamento. In che modo possono operare i sindaci?
«Tutti i candidati di Forza Italia hanno detto no ai Dico e hanno assicurato che non costituiranno i registri nei Comuni. Nel caso in cui la legge passasse, i nostri sindaci non la applicheranno e praticheranno la disobbedienza civile. Tra gli altri elementi forti della nostra campagna ci sarà un no chiaro a tutte le droghe, pesanti e leggere, e all’alcol. Il nostro è un sì ai giovani e alla vita, con la famiglia al centro».
Sarà una campagna elettorale fondata sui temi etici?
«Punteremo su cinque grandi temi, declinando a livello locale quelle che sono già le nostre priorità a livello nazionale: sicurezza, immigrazione, valori della persona e identità cristiana, infrastrutture e ambiente, welfare e riduzione delle tasse locali. Ci tengo a dire che intendiamo la sicurezza in senso estensivo, dalla stradale a quella dalla criminalità. È un tema connesso all’immigrazione, perché in Italia deve poter stare solo chi ha un lavoro».
Temi politici in primo piano rispetto a quelli più strettamente amministrativi?
«La nostra intenzione è di politicizzare il confronto elettorale con una mobilitazione completa. Abbiamo già costituito il Comitato regionale per le amministrative, ci sarà un forte apporto dei parlamentari e andremo in forze in tutti i 107 Comuni della Lombardia in cui si vota».
Chi parteciperà a questa campagna elettorale?
Parteciperanno attivamente alla campagna elettorale il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. E abbiamo avuto l’adesione dell’ex primo cittadino, Gabriele Albertini, che presenterà il suo libro, «La stanza del sindaco», in moltissimi Comuni nei quali si vota. Berlusconi verrà in molti Comuni, da Como a Monza e spero anche a Mantova».
Insomma, sarà una campagna molto legata all’identità dei partiti. Nessuna lista civica nella Cdl?
«È importante non truffare gli elettori. In alcuni Comuni i sindaci di centrosinistra cercano di nascondersi dietro liste civiche che nei fatti ospitano esponenti dei Ds e addirittura di Rifondazione comunista. È quel che sta già accadendo a Desenzano e minaccia di succedere a Castiglione e Crema. Temono l’effetto trascinamento in negativo del governo Prodi e impongono le liste civiche in modo che gli elettori non riconoscano più dov’è il centrosinistra.

Questo è un imbroglio! Noi siamo aperti alle liste civiche in aggiunta ai partiti, ma non per camuffare i partiti».

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