Alloggi più accessibili, maggiore attenzione per le esigenze dei ragazzi, miglioramento dei servizi. È questo che gli studenti chiedono alluniversità. Le loro domande sono state affidate ai colleghi votati nelle elezioni del 16 e 17 maggio. Per i prossimi due anni potranno farsi sentire in qualità di membri consultivi dei principali organi accademici e del Consiglio nazionale degli studenti universitari. I seggi sono stati equamente divisi, nei diversi atenei, fra le liste di destra e sinistra. La novità, rispetto alle consultazioni del 2005, è rappresentata dallaffluenza alle urne, decisamente più alta questanno. Forse attratti dalla possibilità di cambiare realmente le cose, gli studenti con diritto di voto - quelli regolarmente iscritti nellanno accademico 2006-2007 in corso e fuori corso - hanno risposto con entusiasmo alla lunga campagna elettorale dei propri colleghi. Il risultato è unaffluenza che, in alcuni casi, ha superato il 20%. Un record rispetto al 10% di due anni prima.
STATALE Alla Statale sorridono le liste vicine alla sinistra. Il maggior numero di seggi, negli organi accademici e nel Cnsu, è andato a Sinistra universitaria - Studenti democratici. Che ha prevalso nel Consiglio di amministrazione (due eletti), nel Senato accademico (tre) e nel Comitato per le pari opportunità (un eletto). La seconda formazione più votata è Lista aperta - Obiettivo studenti, con quattro eletti. Infine, Azione universitaria, con un solo eletto al Senato. Nel Consiglio nazionale degli studenti universitari, Unione degli studenti universitari - Liste di sinistra - Studenti democratici ha ottenuto tre seggi, esattamente come Obiettivo studenti. Un solo seggio per Azione universitaria. Migliorano i dati relativi all'affluenza alle urne. Nelle diverse facoltà ha votato, in media, circa il 13 per cento degli aventi diritto. Nel 2005 aveva espresso la propria preferenza solo il 10,88 per cento.
POLITECNICO Per quanto ancora parziali - le operazioni di scrutinio non sono terminate - i dati relativi al Politecnico premiano la lista Obiettivo Studenti, che ha ottenuto 3.183 voti al Cnsu. Il candidato col numero più alto di preferenze (2.900) è Francesco Nicola Plescia. Unione degli studenti-Liste di sinistra ha conquistato 795 voti, Azione universitaria 314. Le consultazioni hanno riguardato il Consiglio nazionale. Quelle relative agli organi interni si erano svolte infatti lo scorso anno. È per questo che laffluenza alle urne si è fermata all11%. «Nel 2006 - spiega Carlo Pretara, rappresentante degli studenti - si era superato il 20 per cento. È naturale che gli elettori siano meno motivati. Per altro, il Politecnico ha un solo candidato nel Cnsu. Siamo comunque dispiaciuti per i dati sull'affluenza. Luniversità spende risorse umane ed economiche notevoli per organizzare le consultazioni».
CATTOLICA Più confortanti i dati relativi alla Cattolica. Qui si è recato alle urne il 17,98% degli aventi diritto al voto. Nel 2005 lo aveva fatto solo il 14,63%. Il numero più alto di preferenze, per quanto riguarda gli organi interni, è stato conquistato da Ateneo studenti - Lista aperta, che ha ottenuto 23 seggi nei Consigli di facoltà. Seguono Ateneo studenti (con 14), Athaeneum - Lista aperta (dieci), Studenti per le libertà (quattro) e infine Azione universitaria - Destra in ateneo (due). Le votazioni hanno riguardato anche lIstituto per il diritto allo studio universitario. Ancora una volta è stato Ateneo studenti - Lista aperta ad avere la meglio con due seggi. Alle sue spalle Robin Hood contro i privilegi dei soliti noti, con uno.
BOCCONI È B.Lab-Alleanza liberale, lista vicina al centrodestra e alleata con Obiettivo studenti, la formazione più votata alla Bocconi, con 71 rappresentanti eletti negli organi dell'ateneo. Alle sue spalle una compagine di centrosinistra, Altralista, con 40 seggi, e Lista unica per Giurisprudenza, con tre.
Le consultazioni hanno riguardato Consiglio di amministrazione, Consiglio di facoltà, Corsi di laurea, Consiglio di scuola, Consiglio di istituto, Isu e Comitato sportivo universitario. Laffluenza alle urne è stata la più alta, con il 26,43% degli aventi diritto.
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