Ferruccio Gattuso
Nove atti unici, cinque serate, due settimane di grande musica: lOrchestra Sinfonica Verdi dà i numeri, ma non a causa del caldo. Anzi, per gli appassionati di musica classica e lirica questo scorcio destate promette di essere decisamente allettante. Più di una gita fuori porta o di una strategica fuga al mare: dentro l'Auditorium il sollievo fisico verrà dall'aria condizionata, quello spirituale dalle sublimi partiture di W. A. Mozart, Claude Debussy, Maurice Ravel, Giacomo Puccini, Ludwig Van Beethoven e altri grandi della musica. «E
state allopera» - questo il titolo della rassegna estiva giunta alla terza edizione - porta la firma della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico «Giuseppe Verdi», ma anche quella del Consolato degli Stati Uniti di Milano, che ha dato il suo patrocinio per un evento particolare. Insieme ai musicisti italiani, infatti, sarà lensemble dei Cantanti dellUniversità americana di Yale a calcare il palcoscenico dellAuditorium, per la direzione di tre maestri come Giuseppe Grazioli, Dominique Trottein e Giampaolo Bisanti. A precedere la rassegna, in cartellone dal 28 giugno al 14 luglio, è previsto anche un quinto concerto (martedì 27, ore 21) dellorchestra amatoriale «La Verdi per tutti», nata da un progetto lanciato lanno scorso dallOrchestra Verdi: formatasi da un bando aperto a tutti, senza limiti di età e titoli (si va dai 17 ai 70 anni), questo complesso strumentale debutta con un programma diviso tra Mozart (Sei Danze Tedesche K 509 e la Sinfonia in Re maggiore K 385 Haffner) e Beethoven (Sinfonia n.1 in Do maggiore op.21). La vera e propria «E
state allopera» prende il via dunque il giorno successivo, distribuendo in quattro eventi 9 opere in un atto o opere brevi in forma semiscenica.
Primo appuntamento il 28 (ore 21.30), la prima ripresa moderna in Italia, diretta per l'occasione dal Maestro Giuseppe Grazioli, di Le disavventure teatrali (Die theatralischen Abenteuer) che lo scrittore tedesco J. W. Goethe realizzò sulla base di Limpresario in angustie di Domenico Cimarosa e le quattro arie di Limpresario teatrale (Der Schauspieldirektor) di Mozart. «Un pastiche - spiega il direttore d'orchestra - che fa ben comprendere come la musica di Mozart venisse trattata ai tempi di Goethe: di essa si aveva una visione tutt'altro che sacrale, si rimaneggiava, si adattava alle occasioni. Di quest'opera esistono appunti di Goethe e spartiti, ma non un vero e proprio libretto». Grazioli dirigerà anche lultima esibizione (14 luglio), su musiche di Leonard Bernstein (Trouble in Tahiti) e Francis Poulenc (Les mamelles de Tirésias): «Opere rispettivamente del 1952 e del 1944, moderne quindi, lontane dal melodramma ottocentesco solitamente associato alla lirica. In entrambe le opere si canta della crisi di coppia, della noia del menage matrimoniale, addirittura, in Poulenc, di uno scambio di ruoli sessuali. E in Bernstein non mancano gli influssi jazz».
Al giovane maestro Giampaolo Bisanti, l'arduo compito di dirigere Il Trittico di Giacomo Puccini (Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicci), sfidando il confronto con il grande Riccardo Chailly.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.