Paolo Brusorio
da Milano
«Anche alle donne piace lo sport in tv»: il primo che ci prova, per punizione verrà legato al divano per una settimana e costretto a digerire il cofanetto delle casalinghe disperate. Passeranno anche gli anni, cambieranno le abitudini, ma il vecchio cliché rimane: lo sport in tv è cosa da uomini. Punto e basta. E palla al centro. Lo si capisce sfruculiando il sondaggio commissionato da Fox International e realizzato dall'istituto Coesis Research che ha intervistato 800 uomini maggiorenni per individuarne gusti e disgusti televisivi. Un campione, gli ottocento estratti in modo casuale dagli elenchi telefonici, rappresentativo della popolazione maschile compresa tra i 20 e i 44 anni per un totale di 11.300.000 persone. Età media 33 anni; nucleo familiare di 3 persone; cinque su dieci con licenza media superiore, otto su dieci occupati, quasi equamente distribuiti per le quattro aeree geografiche italiane, il 27 per cento abbonato a Sky: è l'identikit del «sondaggiato».
Ne vien fuori che: se non è più la guerra dei Roses di una volta, la gestione del telecomando e la scelta del programma da vedere fluttua più di un titolo di piazza Affari. Quando è lui, da solo o con gli amici a decidere, è una cosa; quando l'ultima parola sull'arma da salotto spetta a lei, è un'altra. Prendiamo le preferenze dell'uomo single: al primo posto lo sport con il 39 per cento, poi i film d'azione (38), il documentario (34). Si barcamenano i tg e i programmi di approfondimento (28), mentre vanno a picco talk show (7), reality (4) e programmi sexy (2) con buona pace di quel Fantozzi beccato dalla Pina ad ansimare davanti allo strip tease. Il podio resta più o meno invariato quando davanti allo schermo lui si ritrova con gli amici. Stradomina lo sport (58 per cento), si difendono i thriller (20) e le commedie (12), ma crollano tg, approfondimenti, documentari, talk show, serie tv, reality: tutti generi con percentuali da partito dei pensionati. Non funziona nemmeno il sexy di gruppo, visto che il gradimento del genere scivola all'uno per cento.
Ma è a questo punto che arriva lei a scombinare i piani. Lui si mette in un angolo, sogna il cucchiaio di Totti (lo sport è all'8 per cento), e si «appassiona» al film commedia (44), a quello d'azione (39) e persino ai programmi di approfondimento (19). Lei davanti alla tv è la salvezza dei reality che si guadagnano la sopravvivenza con il 13 per cento delle preferenze. Come a dire; qualcosa più di una coppia su dieci crede ancora alle fattorie, alle isole e ai grandi fratelli. Ma che i conflitti da salotto stiano tramontando ce lo dice un altro numero: quando c'è da scegliere un programma, sei coppie su dieci non discutono, al limite firmano un patto di desistenza. E in assenza di accordo, l'ultima parola spetta alla donna che sceglie il programma da vedere sei volte su dieci.
Scavando nelle preferenze, poi, il calcio distanzia, e di molto, moto e auto nei gusti sportivi (ma il sondaggio è datato aprile, calciopoli era solo nei bar), mentre biliardo, wrestling e discipline americane chiudono l'elenco. Il maschio italiano invece si divide sul talk show: il 43 per cento della categoria vorrebbe irriverenza e meno ingessature. Per dirla con i nomi, più Chiambretti e meno Vespa. Ma il sondaggio commissionato da Fox è, semmai ne servisse unaltra, la tomba del reality, genere cui il 65 per cento degli intervistati chiude praticamente la porta in faccia (sempre che non ci siano donne nei paraggi): detestati dal 47 per cento, sono lultima spiaggia per laltro 17 quando in tv non cè di meglio o solo le tribune parlamentari.
Restano le preferenze. Tra i modelli femminili (suggeriti dai ricercatori) i maschi scelgono Monica Bellucci (36 per cento), davanti alla moglie, a Michelle Hunziker, Sharon Stone, Giovanna Mezzogiorno e Kate Moss. Hunziker a parte, nessuna di loro spicca per le presenze televisive.
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