da Washington
Cento anni di carcere per una delle pagine più nere scritte da soldati americani in Irak. Un sergente californiano di 24 anni, Paul Cortez, è stato condannato ieri a un secolo di reclusione da una Corte marziale per lo stupro e l'uccisione di una ragazzina irachena di 14 anni, Abeer Qassim al Jaabi, e lo sterminio della sua famiglia, padre, madre e sorellina minore.
I giudici militari di Fort Campbell, la base in Kentucky della storica 101ª Brigata Aviotrasportata, hanno ascoltato nei giorni scorsi la ricostruzione degli eventi del marzo scorso a Mahmoudiya e l'ammissione di colpevolezza dellimputato prima di ritenerlo colpevole di assassinio, stupro e cospirazione per commettere uno stupro. Cortez ha subìto anche lonta dell'immediato congedo con disonore.
Nessuno dei crimini di guerra di cui sono stati accusati i soldati americani in questi anni, compresi gli abusi di Abu Ghraib, è stato accolto con altrettanto sconcerto nell'ambiente militare. Poco prima della sentenza, limputato ha chiesto tra le lacrime scusa per il suo misfatto: «Voglio chiedere perdono per tutto il dolore e la sofferenza che ho provocato alla famiglia al-Janabi».
Abeer Qassim fu scelta come bersaglio da cinque militari dopo una partita a carte e molto whiskey. A guidare il gruppo fu l'ex soldato Steven Green.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.