Washington - Il piano del premier israeliano Benjamin
Netanyahu per la costruzione di 700 nuove case a Gerusalemme Est
rappresenta un nuovo colpo al processo di pace in Medio Oriente:
lo ha detto un funzionario dell’amministrazione americana,
parlando in condizione di anonimato, secondo quanto riporta il
sito web del quotidiano israeliano Haaretz. "Riteniamo che le azioni unilaterali rendano più difficile il
ritorno al tavolo del negoziato, e questo è il nostro obiettivo",
ha detto il funzionario.
Anche l’Unione Europea ha deplorato la decisione del governo
israeliano di avviare una gara d’appalto per la costruzione di
nuovi alloggi a Gerusalemme Est, la parte della Città Santa
rivendicata dai palestinesi come capitale del loro futuro Stato.
Aprire al dialogo "Le costruzioni nei territori occupati sono illegali e contrarie
al diritto internazionale", ha avvertito la presidenza svedese
della Ue. Qesta decisione - ha aggiunto - "non favorisce la
creazione di un clima propizio al negoziato" di pace.
Gli Usa a Israele: "Stop case a Gerusalemme est"
La Casa Bianca "si oppone alla costruzione" di 700 nuovi alloggi "a Gerusalemme Est" come annunciato dal governo israeliano. Per gli Stati Uniti israeliani e palestinesi dovrebbero riprendere i negoziati di pace il prima possibile
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