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Usa, protesta contro il caro-università Scontri e decine di feriti: 150 arrestati

Scontri con la polizia, un ragazzo ricoverato in gravi condizioni a Okland, vicino San Francisco. In piazza piazza migliaia di studenti californiani

Usa, protesta contro il caro-università 
Scontri e decine di feriti: 150 arrestati

San Francisco - E' finita con oltre 150 studenti arrestati e un ferito, un ragazzo ricoverato in gravi condizioni, una manifestazione universitaria nel centro di Oakland, vicino a San Francisco, dove ci sono stati scontri tra studenti e forze dell'ordine. La giornata di sciopero organizzata in California ha visto scendere in piazza migliaia di studenti californiani, contro i tagli ai finanziamenti delle scuole pubbliche e gli aumenti dei costi d'iscrizione. La protesta, partita dalla prestigiosa università di Berkeley ora rischia di estendersi anche fuori dal Golden State, coinvolgendo, come era successo alla fine degli anni Sessanta, atenei di tutti gli Stato Uniti. Una quindicina di studenti della University of Wisconsin a Milwaukee, sono stati per esempio arrestati per aver cercato di fare irruzione negli uffici amministrativi del campus. A Berkeley, famosa per le lotte studentesche del '68, dopo una manifestazione partita prestissimo e in sordina nel campus, a meta' giornata una folla di circa duemila persone, ha iniziato a marciare verso il centro di Oakland. Musica, cartelloni e slogan come 'A chi appartiene l'università? A Noì, hanno accompagnato i manifestanti per circa otto chilometri in una protesta pacifica. Ma a fine giornata un gruppo di circa cento giovani, molti a viso coperto, ha iniziato un'altra protesta nel centro della città. La folla ha raggiunto la sopraelevata dell'autostrada, bloccando il traffico. Quasi immediatamente, i poliziotti in tenuta antisommossa sono intervenuti con spray al pepe e manganelli, e ci sono stati decine di arresti. A San Francisco e nel resto della California, invece, le manifestazioni sono finite senza scontri. Al termine di una protesta davanti al Campidoglio di Sacramento, la capitale, con più di mille studenti e insegnanti, un portavoce di Arnold Schwarzenegger, ha detto che il governatore è d'accordo con la necessità di aumentare i fondi per la pubblica istruzione, per decenni il simbolo del California Dream, il sogno californiano. Ma la crisi ha messo in ginocchio il Golde Staten, dove la disoccupazione supera il 12%, e dove i fondi per il sovraffollato sistema carcerario sono decisamente maggiori di quelli per scuola ed università, contrariamente a quanto succedeva in passato. E, soprattutto, alla fine dell'anno scade il mandato di Schwarzenegger, che difficilmente potrà mantenere le promesse di queste ore. Un buco complessivo di oltre 80 miliardi di dollari ha obbligato infatti il governo del Golden State ad effettuare tagli drastici nel settore dell'istruzione pubblica. 'Mettete i soldi dove ci sono i nostri cervelli', recitavano alcuni striscioni, accanto ad altri con la scritta 'Piu' soldi per l'istruzione, meno per le carcerì. Dal 1999, infatti, i penitenziari ricevono più finanziamenti delle scuole pubbliche, lasciando soprattutto quelle delle periferie in una situazione disperata. "Le classi sono sovraffollate, paghiamo di più per un'educazione peggiore", spiega Zach Williams, studente di giornalismo all'ultimo anno.

Le tasse di iscrizione sono aumentate del 32%, obbligando gli studenti delle University of California (UC, di cui Berkeley fa parte) residenti nello Stato, a pagare 10mila dollari, cifra mai raggiunta in passato anche se decisamente inferiore a quelle delle università private, che sono circa il triplo.

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