La fusione a tre Hera-Iride-Enìa era «troppo complessa», mentre per le sole Iride-Enìa, «a dicembre puntiamo a fare le assemblee definitive per la fusione» ha detto ieri il presidente di Enìa, Andrea Allodi, che ha poi precisato che una volta completata la fusione con Iride «la nuova società cambierà nome». Ma Hera non chiude la porta a un suo eventuale ritorno in campo per aggregarsi alla società che nascerà dalla fusione fra Iride ed Enia: «Mai dire mai, ma certamente bisogna essere in due. Il nostro azionariato ha dato dimostrazione di compattezza e di serietà in questa vicenda e di questo siamo soddisfatti», ha detto il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano. E, quasi a rispondergli, Allodi ha affermato che «i rapporti fra me e Tommasi sono comunque ottimi». Allodi ha poi sottolineato che con Gazprom non è chiusa la possibilità di un rilancio per ottenere un contratto di fornitura di gas a lungo termine.
Lo stesso obiettivo perseguito da Ascopiave che intende riaprire i colloqui con Gazprom per arrivare a unintesa entro la fine dellanno. Enìa ha ora accordi nel gas sia con Iride, sia con Ascopiave, il cui presidente Gildo Salton ha detto di attendersi una scelta tra i due da parte di Enìa.Utility Tra Iride ed Enìa fusione entro la fine dellanno
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